“Il Boncompagni}} non era un diplomatico di carriera, ma una personalità in vista del partito moderato piemontese: era stato ministro e presidente della Camera ed era noto come studioso di problemi pedagogici e giuridici. Era quindi persona adatta a tenere i contatti coi moderati toscani e probabilmente proprio per questo fu scelto da Cavour per la legazione di Firenze. Tuttavia, quando gli avvenimenti precipitarono, il Boncompagni rivelò scarsa capacità di affrontare situazioni di emergenza.”
cap. 4, p. 336-337
Storia dell'Italia moderna, Vol. IV Dalla rivoluzione nazionale all'Unità 1849-1860
Argomenti
situazione , capacità , legazione , camera , carriera , studioso , ex-presidente , piemontese , noto , ministro , diplomatico , persone , scelta , presidente , stato , partito , contatto , proprio , moderato , avvenimento , persona , problema , emergenza , personalità , tenero , toscano , vistaGiorgio Candeloro 7
storico italiano 1909–1988Citazioni simili

dal discorso all'assemblea costituente del partito La Destra dell'11 novembre 2007 a Roma
Origine: Citato in Giap, Storace vuole anche la Fiamma: «Fini la dia a noi e vada nel PPE» http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/071112/g6nej.tif, il Giornale, 12 novembre 2007, p. 9.

da un' intervista su MichellePfeiffer. org http://www.michellepfeiffer.org/interview.php

11 maggio 2011; citato in Gian Antonio Stella, Dai condoni all'aspirasmog Promesse e svarioni al voto http://www.corriere.it/politica/speciali/2011/elezioni-amministrative-ballottaggi/notizie/28-Dai-condoni-all-aspirasmog-Promesse-e-svarioni-al-voto_2bc11166-88f4-11e0-9363-be870bec5f6b.shtml, Corriere della sera, 28 maggio 2011

Abrakadabra: storia dell'avvenire