“Napoli, la città della giovinezza, attendeva Parthenope e Cimone; ricca, ma solitaria, ricca, ma mortale, ricca, ma senza fremiti. Parthenope e Cimone hanno creata Napoli immortale.”

da La città dell'amore, p. 4
Incipit di alcune opere, Leggende napoletane

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia
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Matilde Serao 18
scrittrice e giornalista italiana 1856–1927

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“Catania è una città ricca di energia, Palermo ha un fascino che lascia senza fiato. È il capoluogo, ci sarà un motivo. Ma io direi al turista di non perdersi la Sicilia, senza concentrarsi su una sola città.”

Carmen Consoli (1974) cantautrice italiana

Origine: Dall'intervista di Gianni Bonina, Carmen Consoli, ritorno in Sicilia: "È tempo di dire grazie alla mia terra" http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/03/09/news/carmen_consoli_ritorno_in_sicilia_e_tempo_di_dire_grazie_alla_mia_terra_-109127700/?ref=twhl&utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter, Repubblica.it, 9 marzo 2015.

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“[Su Palermo] Città elegante, pulita, estremamente ricca di edifici e dotata di tutto quanto si possa pretendere, quasi come Firenze.”

Sigmund Freud (1856–1939) neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi

Origine: Citato in Freud in Sicilia http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/09/16/freud-in-sicilia.html, Repubblica.it, 16 settembre 2010.

“Più volte haver porai tu fors'udito | la nobiltade et la celebre fama | de 'st'inclyta città posta nel lito | de le syrene. Et Napoli hor si chiama. | A questo lieto et fortunato sito | la giovenetta, ch'anchor via più s'ama, | sepolta giace et come antica autrice | la sirena Parthenope si dice.”

Ioan Bernardino Fuscano poeta italiano

da Stanze sovra la bellezza di Napoli, canto I.52; citato in Cristiana Anna Addesso, Le Stanze del Fuscano sovra la bellezza di Napoli http://www.fedoa.unina.it/2434/1/Addesso_Filologia_Moderna.pdf, Dottorato di ricerca in Filologia moderna, ciclo XVII (2002-2005), Università degli Studi di Napoli Federico II

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“Se interrogate uno storico, o buoni ed amabili lettori, vi risponderà che la tomba della bella Parthenope è sull’altura di San Giovanni Maggiore, dove allora il mare lambiva il piede della montagnola. Un altro vi dirà che la tomba di Parthenope è sull’altura di Sant’Aniello, verso la campagna, sotto Capodimonte. Ebbene, io vi dico che non è vero. Parthenope non ha tomba, Parthenope non è morta. Ella vive, splendida, giovane e bella, da cinquemila anni. Ella corre ancora sui poggi, ella erra sulla spiaggia, ella si affaccia al vulcano, ella si smarrisce nelle vallate. È lei che rende la nostra città ebbra di luce e folle di colori: è lei che fa brillare le stelle nelle notti serene; è lei che rende irresistibile il profumo dell’arancio; è lei che fa fosforeggiare il mare. Quando nelle giornate d’aprile un’aura calda c’inonda di benessere è il suo alito soave: quando nelle lontananze verdine del bosco di Capodimonte vediamo comparire un’ombra bianca allacciata ad un’altra ombra, è lei col suo amante; quando sentiamo nell’aria un suono di parole innamorate; è la sua voce che le pronunzia; quando un rumore di baci, indistinto, sommesso, ci fa trasalire, sono i suoi baci; quando un fruscìo di abiti ci fa fremere al memore ricordo, è il suo peplo che striscia sull’arena, è il suo piede leggiero che sorvola; quando di lontano, noi stessi ci sentiamo abbruciare alla fiamma di una eruzione spaventosa, è il suo fuoco che ci abbrucia. È lei che fa impazzire la città: è lei che la fa languire ed impallidire di amore: è lei la fa contorcere di passione nelle giornate violente dell’agosto. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non ha tomba, è immortale, è l’amore. Napoli è la città dell’amore.”

Incipit di alcune opere, Leggende napoletane

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