“Di solito quando si viene qui si è sempre in movimento. Riproponiamo anche qui, tra brousse e città polverose, la frenesia occidentale. Pianifichiamo il nostro tempo per non avere attimi vuoti, quelli di cui abbiamo più paura. Poi, quando si è obbligati ad attendere – e quante volte questa terra ti costringe farlo!”
allora si vedono cose diverse. Non si "studia" più ciò che si ha davanti agli occhi, non ci si sforza di capire, si osserva e si accetta questa normalità come se fosse la nostra. "Dio ha dato l'orologio agli svizzeri e il tempo agli Africani" mi ha detto una volta l'amico Jean Leonard mascherando il ritardo dietro al suo dolce sorriso congolese.
Taxi Brousse. Sulle strade d'Africa
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“S'impara di solito ad attendere quando non c'è più nulla da aspettare.”
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“Voi siete qui per condannarmi, ma io non ho paura. Siete voi ad avere paura, perché io vi amo.”
Amorino


dall'articolo in Le Journal de Montréal del 13 aprile 2008
2008