“Infatti il limite confinerebbe col vuoto.”

frammento 4a
Frammenti di Sull'essere (titolo convenzionale)

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
Argomenti
frammento , limite , vuoto
Melisso di Samo photo
Melisso di Samo 12
filosofo e militare greco antico -470–-430 a.C.

Citazioni simili

Umberto Galimberti photo
Melisso di Samo photo

“Se infatti è infinito deve essere uno: perché se fossero due, i due non potrebbero essere infiniti, ma l'uno avrebbe limite nell'altro.”

Melisso di Samo (-470–-430 a.C.) filosofo e militare greco antico

frammento 6
Frammenti di Sull'essere (titolo convenzionale)

Friedrich Nietzsche photo
Robert Baden-Powell photo
Gian Piero Reverberi photo

“[Su Giovanni Allevi] Ha qualità, è un buon pianista e in Italia non ce ne sono tanti come lui visto che c'è il vuoto totale. Ma ha grandi limiti come orchestratore, è troppo elementare. E […] se è vero che si è paragonato a Chopin, dimostra che non lo conosce abbastanza.”

Gian Piero Reverberi (1939) compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra italiano

Origine: Dall'intervista di Alessandro Dell'Orto, Branduardi ci ha ispirati, Canale 5 ci ha dato il successo http://www.liberoquotidiano.it/blog/997067/Branduardi-ci-ha-ispirati-Canale-5-ci-ha-dato-il-successo.html, LiberoQuotidiano.it, 4 gennaio 2012.

Ludwig Wittgenstein photo
Jack Kerouac photo
Melisso di Samo photo

“In tal modo esso è dunque eterno e infinito e uno ed uguale tutto quanto. E neanche può perire ne diventare maggiore ne modificarsi nella sua natura o nella sua disposizione, ne sente dolore o tristezza. Perché se andasse soggetto a una qualsiasi di queste cose, non sarebbe più uno. Se infatti si altera nella sua natura, è necessario che non sia più omogeneo, ma si distrugga quel che prima esisteva, e si generi quel che non esisteva. Ora, se si alterasse di un solo capello in diecimila anni, si distruggerebbe tutto quanto nella totalità del tempo. Ma neppure è possibile che muti disposizione: infatti la disposizione che c'era prima non perisce e quella che non c'è non nasce. Ma dal momento che nulla ne si aggiunge ne perisce ne diventa diverso, come potrebbe mutare disposizione? Difatti se una cosa diventasse diversa con ciò già sarebbe mutata la disposizione. Neppure prova sofferenza: perché non potrebbe essere tutto se soffrisse; infatti non potrebbe soffrire una cosa che soffre e neppure ha una forza pari a una cosa sana. Neppure sarebbe uguale, se soffrisse; infatti soffrirebbe o perché qualcosa viene a mancare o perché qualcosa sopravviene: e in questo modo non sarebbe più uguale. Neppure potrebbe ciò che è sano provare sofferenza: perché perirebbe ciò che è sano e ciò che è, e ciò che non è nascerebbe. Ancora, per provare pena vale la stessa dimostrazione che per il soffrire. E non c'è vuoto alcuno perché il vuoto è nulla: dunque non può esistere ciò che è appunto nulla. Neanche si muove, perché non ha luogo ove subentrare, ma è pieno. Giacche se ci fosse il vuoto subentrerebbe nel vuoto: non essendoci il vuoto non ha dove subentrare. Non può essere denso o rado, perché non è possibile che il rado sia pieno allo stesso modo del denso, ma il rado, appunto perché rado è più vuoto del pieno. Questa è la distinzione che bisogna fare tra pieno e non pieno: se qualcosa fa luogo e da ricetto, non è piena, se ne fa luogo ne da ricetto, è piena. Cosicché è necessario che sia pieno se il vuoto non c'è. Se dunque è pieno non si muove.”

Melisso di Samo (-470–-430 a.C.) filosofo e militare greco antico

frammento 7
Frammenti di Sull'essere (titolo convenzionale)

Argomenti correlati