“Le persone vere spaventano. Poi, se sono anche intelligenti, sono il peggior incubo di chi usa un copione per andare in giro.” Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano Origine: prevale.net
“[Su Marilyn Monroe] Il suo lavoro la spaventava, e pur disponendo di indubbio talento credo che opponesse una resistenza inconscia alla disciplina di attrice. Ma era affascinata dalla mistica del mestiere, e contenta come una bimba quando la si fotografava. Gestiva tutta la faccenda del divismo con un'ineffabile, astuta, evidente disinvoltura.” Laurence Olivier (1907–1989) attore e regista britannico
“Mi ero lasciato con mia moglie, per cui a quel punto mi andava di scopare con chiunque capitava. In quella fase della mia vita vivevo ascoltando l'uccello, più che il cuore o la testa. Nella band nessuno di noi aveva una relazione stabile, e il sesso ce l'avevamo in testa.” Flea (1962) bassista, trombettista e pianista australiano Red Hot Chili Peppers Live
“[Sulla sceneggiatura di Inception] Non ne avevo mai letto una simile prima. È così complessa emotivamente che ho dovuto leggerla una seconda volta, ma rimasi affascinata dai diversi livelli della storia e volli far parte di essa.” Marion Cotillard (1975) attrice e doppiatrice francese
“Andavo a letto senza cena molto spesso perché odiavo la cucina di mia madre. Quindi, andare a letto senza cena non era una tortura per me. Se voleva castigarmi, mi faceva mangiare.” Maurice Sendak (1928–2012) scrittore e illustratore statunitense
“È terribile pensare che potremmo essere allo stesso tempo il miglior risultato mai raggiunto dall'universo e anche il suo incubo peggiore.” Bill Bryson libro Breve storia di (quasi) tutto Origine: Breve storia di (quasi) tutto, p. 520
“Sono cresciuta sciando ed era una cosa normale per me, come il fatto di andare a scuola. Si faceva e basta. Non mi sono mai chiesta se fosse un dovere, un piacere, una passione. Sciavo, ridevo e tutto andava bene.” Lara Gut (1991) sciatrice alpina svizzera
“Ann aveva paura, una paura che non aveva mai neanche immaginato di poter provare. Nessun libro che aveva letto, nessuna storia che le avessero mai raccontato poteva somigliare al terrore che ora la scuoteva a ondate sempre più forti. Un terrore che la faceva sentire come se ogni più piccola parte di quel suo corpo offeso fosse viva, piena di cose indicibili, innominabili. Un terrore più grande di quel che provano i bambini al buio durante la notte. Più forte del peggiore degli incubi. L'unico pensiero che riusciva a formulare compiutamente era la necessità di gridare per chiedere aiuto, ma sapeva che anche se quella mano avesse lasciato la presa sulla sua bocca, non ne avrebbe avuto comunque la forza. La gola, lo sentiva, non sarebbe stata in grado di emettere alcun suono.” Edgar Wallace (1875–1932) scrittore, giornalista, sceneggiatore e commediografo britannico Origine: King Kong, pp. 89-90
“Incubo. Parola che in spagnolo suona innocente, pesadilla, ma non lo è: l'incubo sono i cavalli nella notte, è il diavolo.” Fernando Arrabal (1932) drammaturgo, saggista e regista spagnolo
“Il terzo millennio è caratterizzato da una relazione tecno-mediata. Oggi nulla è più complesso, più difficile che intessere una relazione interpersonale stabile e duratura.” Tonino Cantelmi (1962) psichiatra