“La carne che suppura, non più viva e non ancora putrefatta, che alimenta, che viene venduta, e scambiata, che propaga la vita in ogni direzione, traslata dove c'è necessità, intorno a cui vertiginosi flussi immateriali di denaro – cioè di sogni e ambizioni, cioè di sottilissima materia – ondulano e s'intersecano e aggiungono voracia a voracia? La carne fatta di filamenti luminosi, prodigiosi. La carne che si mastica. Con i denti, col corpo. La carne ultracorpo.”
da Non toccare la pelle del drago
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Origine: Da Calore; citato in Jeffrey Moussaieff Masson, Chi c'è nel tuo piatto? Tutta la verità su quello che mangi, traduzione di Nello Giugliano, Cairo editore, Milano, 2009, p. 147. ISBN 978-88-6052-218-4

“Infatti come potrebbe generarsi il capello dal non-capello e la carne dalla non-carne?”
frammento 10
Frammenti di Sulla natura (titolo convenzionale)