“Dev'essere stressante non potere trascorrere del tempo con la propria famiglia perché si è impegnati ad avere successo. Ma deve esserci un modo che permetta di bilanciare tutte queste cose. Io vorrei essere in grado di crescere una famiglia, fare un film l'anno, portare avanti i miei progetti o recitare a teatro. Egoisticamente vorrei tutto. So che ci saranno delle difficoltà e sono pronta. Mi rendo conto che questa è la sfida delle mamme che lavorano e hanno un lavoro di successo.”

Origine: Da un'intervista rilasciata a The Wall Street Journal magazine; citato in Scarlett Johansson: «Carriera e famiglia, si può» http://www.vanityfair.it/people/mondo/14/03/25/scarlett-johansson-incinta-mamma-intervista-foto, VanityFair.it, 25 marzo 2014.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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attrice e cantante statunitense 1984

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“Se qualcuno deve invidiare qualcosa veramente di me non deve essere il successo, ma il rapporto che io ho con la mia famiglia.”

Laura Pausini (1974) cantautrice italiana

Origine: Dall'intervista di Alessio Vinci nella puntata di Matrix del 18 dicembre 2009.

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“Nella mia carriera è stata molto importante anche la famiglia in cui sono cresciuto, i valori che mi hanno trasmesso, e il modo di saper gestire il successo. Avere avuto una famiglia di sportivi di alto livello mi ha senza dubbio facilitato il compito, aiutandomi a non esaltarmi nei momenti di grande euforia ed a reagire nei momenti di difficoltà.”

Gianluigi Buffon (1978) calciatore italiano

Origine: Da interviste a Sky e Mediaset; citato in Buffon: «Fase bella e importante della stagione» http://www.juventus.com/it/news/news/2017/buffon-fase-bella-e-importante-della-stagione.php, Juventus.com, 29 marzo 2017.

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“Non credo che potrò fare questo lavoro per tutta la vita. Voglio avere una famiglia ed essere una madre presente. […] Siamo realisti, è dura. Vuoi una vita o la carriera? A volte riesci a trovare un compromesso per essere felice, ma nel nostro lavoro è difficile. Devi scegliere: privacy o successo.”

Mila Kunis (1983) attrice e doppiatrice statunitense

Origine: Citato in Margherita Corsi, [//www.vanityfair.it/people/mondo/13/02/21/mila-kunis-quando-sara-il-momento-faro-la-mamma-e-lascero-la-carriera-ashton-kutcher-50-sfumature-di-grigio-il-grande-e-potente-oz-playboy-intervista Mila Kunis: «Voglio fare la mamma a tempo pieno»], VanityFair.it, 21 febbraio 2013.

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“[Cosa significa la Juventus per te? ] Una vita di successo, lotta ed impegno. È una famiglia in cui sono cresciuto e ha aiutato gli altri a crescere. È una sorta di vita scelta, un modo di vita.”

Gianluigi Buffon (1978) calciatore italiano

[What does Juventus mean to you?] A life of success, struggle and commitment. It's a family I've grown up in and helped others to grow in. It's a kind of life choice, a way of life.

“[Sulla preparazione per doppiare] No, non ho studiato niente, perché come si dice, sono figlia d'arte, si può dire che l'avevo proprio nel mio DNA questa capacità di recitare. Perché poi "doppiaggio" è una parola quasi inadeguata, nel senso che il doppiaggio lo può fare chi sa recitare, e in più a questo deve aggiungere una tecnica particolare. Perché una cosa è recitare in teatro, quindi portare la voce, avere un timbro diverso; e una cosa è fare il doppiaggio, avere davanti un microfono, e quindi devi poter dosare la tua voce, e avere la tecnica tale da permetterti di essere vera, autentica, di trasmettere emozioni. Tutto quello che l'attore in presa diretta ha costruito magari in mesi di lavoro, noi dobbiamo doppiarlo in tempi molto stretti, quindi è necessaria una tecnica particolare, una particolare sensibilità, perché bisogna tradurre quello che è il lavoro dell'attore in originale, a noi, alla nostra lingua, il nostro modo di essere, le nostre sensazioni, quindi è un lavoro anche creativo.”

Maria Pia Di Meo (1939) attrice, doppiatrice e direttrice del doppiaggio italiana

Variante: No, non ho studiato niente, perché come si dice, sono figlia d'arte, si può dire che l'avevo proprio nel mio DNA questa capacità di recitare. Perché poi "doppiaggio" è una parola quasi inadeguata, nel senso che il doppiaggio lo può fare chi sa recitare, e in più a questo deve aggiungere una tecnica particolare. Perché una cosa è recitare in teatro, quindi portare la voce, avere un timbro diverso; e una cosa è fare il doppiaggio, avere davanti un microfono, e quindi devi poter dosare la tua voce, e avere la tecnica tale da permetterti di essere vera, autentica, di trasmettere emozioni. Tutto quello che l'attore in presa diretta ha costruito magari in mesi di lavoro, noi dobbiamo doppiarlo in tempi molto stretti, quindi è necessaria una tecnica particolare, una particolare sensibilità, perché bisogna tradurre quello che è il lavoro dell'attore in originale, a noi, alla nostra lingua, il nostro modo di essere, le nostre sensazioni, quindi è un lavoro anche creativo.
Origine: Da Quel mostro di mia suocera è Mary Poppins: intervista a Maria Pia Di Meo http://www.panorama.it/blog-5/la-fine-del-mondo-e-ritorno/quel-mostro-di-mia-suocera-e-mary-poppins-intervista-a-maria-pia-di-meo/, Panorama, 8 agosto 2016.

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“Io il mio lavoro l'ho sempre amato e ho avuto fortuna di trasmettere questo amore a chi lavora con me. Ecco che cos'è la cultura del lavoro: fare proprie le difficoltà e i successi a cui l'azienda va incontro.”

Pasquale Natuzzi (1940) imprenditore italiano

Origine: Citato in Lello Parise, Santeramo, dove nasce la "cultura del lavoro", La Gazzetta del Mezzogiorno, 1997.

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