“Il morbo regio è cosa mirabile, specialmente quando vien negli occhi; che certo è gran maraviglia come fra tanta sottigliezza e densità di pannicoli si soppiati il fiele. Ippocrate insegnò che la febbre dopo il settimo giorno è segno mortale. Ma noi abbiamo veduti di quei che avean questo segno, e non son morti. Viene ancora senza febbre, e lo guarisce, come dicemmo, la centaurea maggiore in bevanda, la bettonica, non che tre oboli d'agarico in un bicchiere di vin vecchio, ovvero la foglia di verbenaca in un'emina di vin caldo per quattro giorni.”
XXVI, 76; 1844, vol. 2, p. 570
Storia naturale
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“Coloro che soffrono di febbri quartane, se perdono sangue dal naso, è un cattivo segno.”
VII, 84; p. 83
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“Colla febbre, Don Basilio, | Chi v'insegna a camminar?”
II, 4
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