“I Siracusani schierarono per intero le divisioni di opliti su uno spessore di sedici file: erano sul terreno le forze siracusane al completo e gli alleati presenti (innanzitutto i Selinuntini, con il nerbo più consistente, poi i cavalieri di Gela, duecento uomini in tutto, e la cavalleria di Camarina, circa venti uomini con il rinforzo di una cinquantina d'arcieri). La cavalleria siracusana fu spostata all'appoggio del fianco destro: agivano non meno di milleduecento armati a cavallo. Al loro fianco i lanciatori di giavellotto. Nel campo ateniese dove ci si accingeva per primi alla fase d'attacco, Nicia passando in rivista i contingenti dei diversi paesi, poi rivolto all'intero esercito arringò gli uomini con esortazioni.”
Libro VI, 67
La guerra del Peloponneso
Argomenti
cavalleria , fianco , uomini , rinforzo , arringa , arciere , esortazione , contingente , ateniese , spessore , file , alleato , divisione , fase , rivista , appoggio , cavaliere , armato , venti , attacco , rivolta , destro , cavallo , esercito , terreno , completo , centro-destra , presente , campo , libro , meno , intero , duecento , cinquantina , lanciatoreTucidide 29
storico e militare atenieseCitazioni simili

dal Giornale d'Italia del 4 novembre 1920, citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 615-616

“[Ugo Cavallero] Mentiva, trescava con lo straniero, rubava a più non posso.”

da Le Càriti o Gerone
Idilli
Origine: Traduzione di Miti3000.it http://www.miti3000.it/mito/biblio/teocrito/idilli.htm#16.