
Uno è quello di tenerlo fermo, e si chiama schiavitù. Un altro, molto più subdolo, si chiama demagogia. Consiste nel convincere ogni singolo essere umano che tutti gli uomini sono uguali in tutto. Alla fine, l'effetto è lo stesso: visto che ognuno fa come gli pare, non si va da nessuna parte. Non c'è una direzione, non c'è coerenza, c'è solo casino. È molto più facile da sconfiggere un esercito in cui ognuno combatte da solo di uno che sta fermo, basta aspettare che comincino a spararsi tra di loro... (p. 54)
Romanzi, A bocce ferme