
“Niente a che fare. Solo "ciao" e "arrivederci."”
parlando delle sue presunte implicazioni con la mafia, 1951
“Niente a che fare. Solo "ciao" e "arrivederci."”
parlando delle sue presunte implicazioni con la mafia, 1951
“Quando Lui vorrà io ci sarò! Non dico addio, ma arrivederci.”
Dalla parte degli ultimi
“Sulla mia lapide vorrei che fosse scritto: "Ai miei figli: arrivederci, ma con calma."”
http://www.gioacchinoalfano.com/mie-massime/
“A risentirci, arrivederci, presto, comunque, ovunque basta cercarsi ci si trova sempre.”
disse- "Antonio, che ci rivedremo?". La domanda mi turbò, mi turbò molto, cercai di mascherare il mio turbamento, la volsi un po' in tono scherzoso: "Ma che stai dicendo, Paolo? Certo che ci rivedremo". E allora mi abbracciò, ma mi abbracciò con una, con una forza... che mi fece male! Mi strinse, non se ne rendeva conto... ma mi abbracciò come... come a non volersi distaccare, come a volere... tenere avvinto qualcosa di caro e portarselo via. Ecco, quello è stato... lì ho sentito che era l'addio di Paolo. (tratto da un'intervista su Paolo Borsellino )