“È qualcosa che mi rapisce da dentro e mi cresce | immensamente vicino, quando lei è al mio fianco, | è come una marea che s'infrange nei suoi occhi | e bacia la sua bocca, i suoi seni e le sue mani. || Tenerezza di dolore, e dolore d'impossibile, ala dei desideri terribili, | che si agita nella notte della mia carne e della sua | con una forza acuta di frecce nel cielo.”

—  Pablo Neruda

II, È come una marea
Poesie erotiche

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 11 Maggio 2022. Storia
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Pablo Neruda 79
poeta e attivista cileno 1904–1973

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“Freccia tremante: dove colpire? | Guardo dovunque, | cerco qualcosa, | sono disintegrato dagli occhi | e l'istante mi reintegra. | Terribile tanta inquietudine: | io sono diecimila frecce affamate. | Potessi conficcarmi nella carne del mondo | e giacessi oramai | nella polvere, spezzato.”

Lőrinc Szabó (1900–1957) poeta e traduttore ungherese

da Inquietudine
Origine: Citato in Lirica ungherese del '900, a cura di Paolo Santarcangeli, Guanda, Parma, 1962; riportato in Le cronache di Civitas https://books.google.it/books?id=He8eAQAAMAAJ, Volume 14, Civitas, 1963, p. 173.

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“La stupidità è più tremenda (terribile) del dolore, perché è la stoppia del suolo in cui è cresciuto il dolore.”

Emily Dickinson (1830–1886) scrittrice e poetessa inglese

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“Là dove cresce il dolore è terra benedetta.”

1958, p. 68
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