“Un doppiatore deve assolutamente essere un bravo attore, perché un doppiatore che sa usare alla perfezione la tecnica […] ma non sa recitare non ha futuro. Forse, il limite del doppiatore di fronte alla macchina da presa è il non sapersi muovere; noi dobbiamo trasmettere qualsiasi tipo di emozione solamente con la voce, cercando di non agitarci più di tanto con la gestualità, poiché anche ogni rumore diverso dalla voce viene captato dal microfono, ma sulla cosa si può lavorare e ci sono tantissimi doppiatori che di fronte alla macchina da presa sono riusciti a trasmettere anche l'espressività.”

—  Elena Perino

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 28 Novembre 2019. Storia
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Elena Perino 8
attrice e doppiatrice italiana 1985

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“[Sulla preparazione per doppiare] No, non ho studiato niente, perché come si dice, sono figlia d'arte, si può dire che l'avevo proprio nel mio DNA questa capacità di recitare. Perché poi "doppiaggio" è una parola quasi inadeguata, nel senso che il doppiaggio lo può fare chi sa recitare, e in più a questo deve aggiungere una tecnica particolare. Perché una cosa è recitare in teatro, quindi portare la voce, avere un timbro diverso; e una cosa è fare il doppiaggio, avere davanti un microfono, e quindi devi poter dosare la tua voce, e avere la tecnica tale da permetterti di essere vera, autentica, di trasmettere emozioni. Tutto quello che l'attore in presa diretta ha costruito magari in mesi di lavoro, noi dobbiamo doppiarlo in tempi molto stretti, quindi è necessaria una tecnica particolare, una particolare sensibilità, perché bisogna tradurre quello che è il lavoro dell'attore in originale, a noi, alla nostra lingua, il nostro modo di essere, le nostre sensazioni, quindi è un lavoro anche creativo.”

Maria Pia Di Meo (1939) attrice, doppiatrice e direttrice del doppiaggio italiana

Variante: No, non ho studiato niente, perché come si dice, sono figlia d'arte, si può dire che l'avevo proprio nel mio DNA questa capacità di recitare. Perché poi "doppiaggio" è una parola quasi inadeguata, nel senso che il doppiaggio lo può fare chi sa recitare, e in più a questo deve aggiungere una tecnica particolare. Perché una cosa è recitare in teatro, quindi portare la voce, avere un timbro diverso; e una cosa è fare il doppiaggio, avere davanti un microfono, e quindi devi poter dosare la tua voce, e avere la tecnica tale da permetterti di essere vera, autentica, di trasmettere emozioni. Tutto quello che l'attore in presa diretta ha costruito magari in mesi di lavoro, noi dobbiamo doppiarlo in tempi molto stretti, quindi è necessaria una tecnica particolare, una particolare sensibilità, perché bisogna tradurre quello che è il lavoro dell'attore in originale, a noi, alla nostra lingua, il nostro modo di essere, le nostre sensazioni, quindi è un lavoro anche creativo.
Origine: Da Quel mostro di mia suocera è Mary Poppins: intervista a Maria Pia Di Meo http://www.panorama.it/blog-5/la-fine-del-mondo-e-ritorno/quel-mostro-di-mia-suocera-e-mary-poppins-intervista-a-maria-pia-di-meo/, Panorama, 8 agosto 2016.

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“Io nasco come attrice. Ma tutti i doppiatori in fondo sono attori perché è vero che non si vedono fisicamente ma dietro ad un leggio in una sala buia devi dare con la tua voce le stesse emozioni che in scena daresti con il corpo.”

Perla Liberatori (1981) doppiatrice e attrice italiana

Origine: Da La voce dietro lo schermo: Perla Liberatori http://www.ilgrido.org/cinema/la-voce-dietro-lo-schermo-perla-liberatori/, IlGrido.org, 7 marzo 2016.

“Il doppiatore è un attore, è un attore impegnato in un'attività di doppiaggio, ma è un attore. Non puoi fare il doppiaggio se non sei un attore.”

Angelo Nicotra (1948) attore, doppiatore e dialoghista italiano

Origine: Da un'intervista di Nicola F. Marcaccini, Calliopea.it, 2008. Video https://www.youtube.com/watch?v=rrISiKNaWA4 disponibile su Youtube.com.

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