“I miei saluti a te, mia Germania.”

—  Alfred Jodl

Ultimo aggiornamento 10 Novembre 2019. Storia
Argomenti
germano , salute , saluto , fai-da-te
Alfred Jodl photo
Alfred Jodl 1
generale tedesco 1890–1946

Citazioni simili

Damiano Cunego photo

“Io dico che la salute non si compra e che il denaro non te lo porti nella bara.”

Damiano Cunego (1981) ciclista su strada italiano

Considerazione sul doping

Teócrito photo

“Salute a te, signore Tolemeo, | io ti nominerò tra i semidei | e farò risuonare per te un canto | che non rifiuteranno, credo, i posteri.”

da XVII, Encomio di Tolomeo
Idilli
Origine: Traduzione di Miti3000.it http://www.miti3000.it/mito/biblio/teocrito/idilli.htm#17.

Richard Wagner photo

“[A Franz Liszt, su Cosima] Tu le hai dato la vita; tu mi hai reso alla vita. Finché prodigherai intorno a te bontà e bellezza – e non sapresti agire altrimenti – questa vita rimane tua, e noi te la offriamo con tutta la nostra riconoscenza. Salute a te! Il tuo amico.”

Richard Wagner (1813–1883) compositore, librettista, direttore d'orchestra e saggista tedesco

1881; citato in Claude Rostand, Liszt, traduzione di Paolo Castaldi, Mondadori, 1961

Torquato Tasso photo

“Seconda avversità, pietoso sdegno
Con leve sferza di lassù flagella
Tua folle colpa; e fa di tua salute
Te medesmo ministro.”

Torquato Tasso (1544–1595) poeta, scrittore e drammaturgo italiano

Gerusalemme Liberata (1581)

August Heinrich Hoffmann von Fallersleben photo

“La Germania, la Germania sopra tutte le cose.”

August Heinrich Hoffmann von Fallersleben (1798–1874) scrittore tedesco

Incipit di Das Lied der Deutschen

Pietro Canisio photo

“Tu sai, O Signore, quanto intensamente mi affidasti quel giorno la Germania. Da allora la Germania ha occupato sempre più i miei pensieri e ho desiderato ardentemente offrire la mia vita e la mia morte per la salvezza eterna della Germania.”

Pietro Canisio (1521–1597) gesuita e teologo olandese

Pietro Canisio, Epistulae, 1 dalla lettera http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/messages/pont-messages/2011/documents/hf_ben-xvi_mes_20110121_vocaciones-lat_it.html di Giovanni Paolo II ai vescovi tedeschi in occasione del IV centenario della morte di s.Pietro Canisio

Giovannino Guareschi photo

“Signora Germania, tu mi hai messo fra i reticolati, e fai la guardia perché io non esca. È inutile signora Germania: io non esco, ma entra chi vuole. Entrano i miei affetti, entrano i miei ricordi. E questo è niente ancora, signora Germania: perché entra anche il buon Dio e mi insegna tutte le cose proibite dai tuoi regolamenti. Signora Germania, tu frughi nel mio sacco e rovisti fra i trucioli del mio pagliericcio. È inutile, signora Germania: tu non puoi trovare niente, e invece lì sono nascosti documenti d'importanza essenziale. La pianta della mia casa, mille immagini del mio passato, il progetto del mio avvenire. E questo è ancora niente, signora Germania. Perché c'è anche una grande carta topografica al 25.000 nella quale è segnato, con estrema precisione, il punto in cui potrò ritrovare la fede nella giustizia divina. Signora Germania, tu ti inquieti con me, ma è inutile. Perché il giorno in cui, presa dall'ia farai baccano con qualcuna delle tue mille macchine e mi distenderai sulla terra, vedrai che dal mio corpo immobile si alzerà un altro me stesso, più bello del primo. E non potrai mettergli un piastrino al collo perché volerà via, oltre il reticolato, e chi s'è visto s'è visto. L'uomo è fatto così, signora Germania: di fuori è una faccenda molto facile da comandare, ma dentro ce n'è un altro e lo comanda soltanto il Padre Eterno. E questa è la fregatura per te, signora Germania.”

Giovannino Guareschi (1908–1968) scrittore italiano

Origine: Diario clandestino, pp. 45-46

Roberto Lavagna photo
Paul Krugman photo

Argomenti correlati