“Quello che accade non ha importanza; il momento è tutto. Questo è il mondo d'oro. Il pittore ha radunato il suo piccolo gruppo di persone e le ha poste in questa radura agitata dal vento, in questa delicata luce artificiale, dipingendole come angeli e pagliacci. È un mondo dove niente è perduto, dove di tutto è dato conto pur se il mistero delle cose è preservato; un mondo dove essi possono vivere, per quanto brevemente, per quanto tenuamente, nella sera affievolentesi dell'io, solitari e al tempo stesso insieme in qualche modo qui in questo luogo, morenti come sono, eppure fissi per sempre in un istante luminoso, eterno.” John Banville libro Ghosts Ghosts
“Tendo a non fare molto caso alle altre persone – l'ho già detto in precedenza, è uno dei miei difetti più gravi – e nelle rare occasioni in cui metto la testa fuori dal guscio e do una bella occhiata, quello che mi colpisce in modo strabiliante non è quanto siano diversi da me, ma quanto siano simili, malgrado tutto.” John Banville libro Ghosts Ghosts
“Sto leggendo Diderot anche riguardo agli attori e alla recitazione. Lui sapeva quanta vita passiamo a recitare una parte. Concepiva la vita come una forma di ipocrisia necessaria, in cui ciascuno recita la sua parte, fingendo di essere se stesso. È vero. Che altro sono mai stato se non un attore, seppur un cattivo attore, troppo coinvolto nel mio ruolo, non sufficientemente distaccato, non abbastanza freddo. Sì, sì, è così. Mi reputate freddo? Non lo sono. Crudo, forse, incurante della proprietà, troppo propenso agli scherzi di bassa lega, ma freddo no davvero, no. Proprio il contrario, anzi, caldo e sudato, in farsetto e calzabraca, cerco di non guardare le facce all'insù oltre le luci di scena, gli occhi avidi di disastro fissi su di me che incespico tra i miei compagni attori, balbettando le mie improbabili battute e saltandole del tutto nei momenti clou. Per questo non ho mai imparato a vivere come si deve in mezzo agli altri. La gente mi trova strano. Be’, io stesso mi trovo strano. Nono sono convincente, in qualche modo, neppure per me stesso. “L'uomo che ambisce a commuovere la folla dev'essere un attore che impersona se stesso”. È così, è davvero così? Ho trovato il bandolo? E sì che per tutto il tempo avevo creduto fossero gli altri che dovevo immaginarmi di far vivere. Bene bene. Questa ha l'aria di una grande scoperta. Dev'essere di certo un'illusione.” John Banville libro Ghosts Ghosts