
Frasi di Pier Paolo Pasolini
Pier Paolo Pasolini
Data di nascita: 5. Marzo 1922
Data di morte: 2. Novembre 1975
Pier Paolo Pasolini è stato un poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, drammaturgo e giornalista italiano, considerato tra i maggiori artisti e intellettuali del XX secolo.
Culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, romanziere, linguista, traduttore e saggista, non solo in lingua italiana, ma anche friulana.
Attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni settanta nonché figura a tratti controversa, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi, come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti.
Il suo rapporto con la propria omosessualità fu al centro del suo personaggio pubblico.
Lavori
Frasi Pier Paolo Pasolini

„Non illuderti: la passione non ottiene mai perdono. | Non ti perdono neanch'io, che vivo di passione.“
— Pier Paolo Pasolini, libro La religione del mio tempo
da A Chiaromonte
La religione del mio tempo
„La solitudine: bisogna essere molto forti | per amare la solitudine […].“
da Versi del testamento, vv. 1-2; 1997, p. 157
Trasumanar e organizzar
„E, come un giovane, senza pietà | o pudore, io non nascondo | questo mio stato: non avrò pace, mai.“
— Pier Paolo Pasolini, libro La religione del mio tempo
da La rabbia, vv. 88-90; p. 120
La religione del mio tempo
„La società preconsumistica aveva bisogno di uomini forti, e dunque casti. La società consumistica ha invece bisogno di uomini deboli, e perciò lussuriosi. Al mito della donna chiusa e separata (il cui obbligo alla castità implicava la castità dell'uomo) si è sostituito il mito della donna aperta e vicina, sempre a disposizione. Al trionfo dell'amicizia tra maschi e dell'erezione, si è sostituito il trionfo della coppia e dell'impotenza. I maschi giovani sono traumatizzati dall'obbligo che impone loro la permissività: cioè l'obbligo di far sempre e liberamente l'amore.“
— Pier Paolo Pasolini, libro Lettere luterane
da Soggetto per un film su una guardia di PS; p. 104
Lettere luterane
„Ma io sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati. Grave colpa da parte mia, lo so! E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtù…“
Origine: Da Dialoghi con Pasolini, Vie Nuove, n. 42, 28 ottobre 1961.
„O guardo i crepuscoli, le mattine | su Roma, sulla Ciociaria, sul mondo, | come i primi atti della Dopostoria, | cui io assisto, per privilegio d'anagrafe, | dall'orlo estremo di qualche età | sepolta. Mostruoso è chi è nato | dalle viscere di una donna morta. | E io, feto adulto, mi aggiro | più moderno d'ogni moderno | a cercare i fratelli che non sono più.“
— Pier Paolo Pasolini, libro Poesia in forma di rosa
da Poesie mondane, 10 giugno 1962; p. 1099
Poesia in forma di rosa
„L'Italia – al di fuori naturalmente dei tradizionali comunisti – è nel suo insieme ormai un paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L'Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione. […] Tutti si sono adattati o attraverso il non voler accorgersi di niente o attraverso la più inerte sdrammatizzazione.“
Origine: Da Abiura dalla Trilogia della vita, Corriere della Sera, 9 novembre 1975; citato in Trilogia della vita. Le sceneggiature originali de Il Decameron, I racconti di Canterbury, Il Fiore delle Mille e una notte, Garzanti, Milano, 1995, p. 773.
„Chi si scandalizza è sempre banale: ma, aggiungo, è anche sempre male informato.“
— Pier Paolo Pasolini, libro Lettere luterane
da Processo anche a Donat Cattin; p. 139
Lettere luterane
„Prevedo la spoliticizzazione completa dell'Italia: diventeremo un gran corpo senza nervi, senza più riflessi. Lo so: i comitati di quartiere, la partecipazione dei genitori nelle scuole, la politica dal basso… Ma sono tutte iniziative pratiche, utilitaristiche, in definitiva non politiche. La strada maestra, fatta di qualunquismo e di alienante egoismo, è già tracciata. Resterà forse, come sempre è accaduto in passato, qualche sentiero: non so però chi lo percorrerà, e come.“
Origine: Da Luisella Re, Pasolini: Il nudo e la rabbia, Stampa sera, 9 gennaio 1975.
„Ma di che specie è il riso che suscita Alberto Sordi? Pensateci un momento: è un riso di cui un po' ci si vergogna.“
Origine: I film degli altri, La comicità di Sordi: gli stranieri non ridono, 19 gennaio 1960, p. 28