
Variante: Prima Legge:
Un robot non può recare danno agli esseri Umani, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, gli esseri Umani ricevano danno.
Origine: Formulata da R. Daneel Olivaw e da R. Giskard Reventlov e applicata per la prima volta da quest'ultimo – primo robot mentalico – al termine del romanzo "I robot e l'Impero". Ne deriva una coerente modifica della Prima legge: "Un robot non può recare danno agli esseri Umani, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, gli esseri Umani ricevano danno, a meno che ciò non contrasti con la legge zero".