Frasi da libro
Il mestiere di vivere. Diario 1935-1950

Il mestiere di vivere: diario 1935-1950 è un diario dello scrittore Cesare Pavese nel quale l'autore annota, sotto forma di appunti frammentari, i suoi pensieri e le sue sensazioni. Iniziato dall'autore mentre era al confino di Brancaleone Calabro e continuato fino alla sua morte costituisce la sua autobiografia. Pubblicato per la prima volta nel 1952 da Einaudi a cura di Massimo Mila, Italo Calvino e Natalia Ginzburg, è tra le più importanti opere postume dello scrittore.

“Non è bello esser bambini: è bello da anziani pensare a quando eravamo bambini.”
6 settembre 1945
Il mestiere di vivere

“È bello scrivere perché riunisce le due gioie: parlare da solo e parlare a una folla.”
4 maggio 1946
Il mestiere di vivere

“Si aspira ad avere un lavoro, per avere il diritto di riposarsi.”
21 luglio 1947
Il mestiere di vivere

“I suicidi sono omicidi timidi. Masochismo invece che sadismo.”
17 agosto 1950
Il mestiere di vivere

“Se il chiavare non fosse la cosa più importante della vita, la Genesi non comincerebbe di lì.”
25 dicembre 1937
Il mestiere di vivere

“Una cosa sola (tra le molte) mi pare insopportabile all’artista: non sentirsi più all’inizio.”
Il mestiere di vivere: Diario 1935-1950