Frasi da libro

La presenza di Orfeo

“La notte: quante mai disconoscenze | mi spinsero ad urlare questo frutto | di dannata certezza, | quante dalle mie braccia dolorose | angosce risollevo | ad affogare in turbini sanguigni!”

“Mi hai suscitato dalle scarse origini | con richiami di musica divina, | mi hai resa divergenza di dolore, | spazio per la tua vita di ricerca | per abitarmi il tempo di un errore.”

“E forse staccherò dalle radici | la rimossa speranza dell'amore, | ricorderò che frutto d'ogni | limite umano è assenza di memoria, | tutta m'affonderò nel divenire.”

“Ardo di mille musiche diverse | ma dove è tempo di un incontro nuovo | resiste il "poter essere" di te.”

“Ti vedo, Estasi ripida dell'oro, | flusso di gemma alzata all'agonia: | Il Tuo Unico Senso | occhieggia misterioso e ineluttabile | dietro cieca persiana.”

“Dalla tua adolescenza | fatta di lunghi brividi ai capelli | e d'usignoli infitti alle tue palme, | sgorgava la vertigine di un giglio | esalante profumo di domanda.”

“Amo i colori, tempi di un anelito | inquieto, irresolvibile, vitale, | spiegazione umilissima e sovrana | dei cosmici "perché" del mio respiro.”

“Sarai alle soglie piano e divinante | di un mistero assoluto di silenzio, | ignorando i miei limiti di un tempo, | godrai il possesso della sola essenza.”

“Lasciando adesso che le vene crescano | in intrichi di rami melodiosi | inneggianti al destino che trascelse | te fra gli eletti a cingermi di luce.”

“E, dopo, rose, rose di stupore, | placide nevicate di innocenza, | variare d'onde al largo dei tuoi occhi. (S. Teresa del Bambino Gesù)”

“Così, nelle tue braccia ordinatrici | io mi riverso, minima ed immensa; | dato sereno, dato irrefrenabile, | attività perenne di sviluppo.”