Frasi da libro
Racconti

Racconti

Con il semplice titolo di Racconti si è pubblicata un'antologia di 94 storie di Isaac Bashevis Singer , nella collana "I Meridiani" della Mondadori nel 1998 .


Isaac Bashevis Singer photo
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“[…] quando il pastore è cieco il gregge si disperde.”

Il signore di Cracovia; 2005, p. 227
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“Adesso sei una donna e condividi con tutte noi la maledizione di Eva.”

La rovina di Kreshev; 2005, p. 83
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“I vivi muoiono perché i morti possano vivere.”

La potenza delle tenebre; 2005, p. 1225
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“Le spalle ce le dà Dio, e le some anche.”

Gimpel l'idiota; 2005, p. 169
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“Ogni persona è un esperimento nuovo nel laboratorio di Dio.”

L'uomo che scriveva lettere; 2005, p. 728
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“La fretta non si addiceva a Herman Gombiner: in lui la competenza era il risultato della ponderatezza.”

L'uomo che scriveva lettere; 2005, p. 698
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“Il vapore sibilava nel calorifero con il suo canto monotono, e dalle tubature sembrava parlare a Herman per consolarlo: «Tu non sei solo, sei un elemento dell'universo, un figlio di Dio, parte integrante del creato. La tua sofferenza è la sofferenza di Dio, il tuo struggimento è il Suo. Ogni cosa è giusta. Che la verità ti si riveli e ti colmi di gioia».
All'improvviso Herman sentì uno squittio. Il topo era uscito furtivamente nell'oscurità e si guardava attorno con cautela, come per il timore di un gatto in agguato nelle vicinanze. Herman trattenne il respiro. "Non aver paura, creatura santa, nessuno ti farà del male." La osservò avvicinarsi al piattino dell'acqua e berne un sorso, poi un secondo e un terzo e infine mettersi a rosicchiare pian piano il formaggio.
"Come potrebbe esistere una meraviglia più grande?" pensò Herman. "Ecco un topo, figlio di topi, nipote di topi, frutto di milioni, di miliardi di topi che sono vissuti, hanno sofferto, si sono riprodotti, e che adesso sono scomparsi per sempre, ma hanno lasciato un erede, l'ultimo, sembra, della sua stirpe. Eccolo lì che mangia. Che cosa penserà tutto il giorno nel suo buco? A qualcosa deve pur pensare. Ha una mente, un sistema nervoso; fa parte della creazione di Dio alla stessa stregua dei pianeti, delle stelle, delle lontane galassie."
Il topo alzò improvvisamente la testa e lo fissò con uno sguardo umano, pieno d'amore e di gratitudine. Herman immaginò che lo stesse ringraziando.”

L'uomo che scriveva lettere; 2005, p. 716
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