Frasi da libro
Sonetti romaneschi
I Sonetti romaneschi sono una raccolta di sonetti scritti in dialetto romanesco da Giuseppe Gioachino Belli durante il XIX secolo. Si tratta della produzione più corposa di poesie durante l'Ottocento: consta di ben 2279 sonetti, un compendio delle contraddizioni della plebe romana, i cui personaggi sono di volta in volta strumenti e bersagli della satira; tipi umani, psicologici e sociali - che oscillano in un registro che va dal comico all'ironico al grave - ben rappresentano la diversità di un microcosmo unico, ma anche esprimono opinioni individuali, di gruppo o corali.

“L'innoscenza | cominciò ccor primm'omo, e llí arimase.”
A li zzelanti, 960, Roma, 13 maggio 1833
Sonetti romaneschi

“Doppo ch'Adamo cominciò co Eva | tutte le donne se so' fatte fotte.”
da Chi risica rosica
Sonetti romaneschi, Senza numero