“[«Si può essere felici e vincere?»] Io non ci sono riuscito. Pensavo troppo, anche se mio padre me lo proibiva. Non volevo giocare a tennis e quello sparapalline contro cui dovevo combattere, 2.500 al giorno, ha rovinato la mia infanzia. Io sono cresciuto con le ossessioni e con le frustrazioni, forse Federer sarà diverso. Ma fino a quando si sta nel fuoco non si sentono a fondo le scottature. Hai bisogno di allontanarti dall'azione per riuscire a sentire il suo respiro. Forse tra qualche anno anche Federer e quelli che sembrano vincere con calma ed equilibrio scriveranno i loro libri e verrà fuori tutta un'altra storia. È che io sono diventato famoso in fretta, ma ci ho messo molto a crescere.” Andre Agassi (1970) tennista statunitense Sui libri , Infanzia , Storia
“Sollevò la mano, indeciso, esitante, stava combattendo con se stesso; accarezzò svelto il profilo della mia guancia, con la punta delle dita. La sua pelle era ghiacciata come sempre, ma la traccia che lasciò sul mio vso era bollente, una scottatura che non provocava dolore.” Stephenie Meyer (1973) scrittrice statunitense Twilight Sul dolore
“«Perché quella piccola voce ostinata nella nostra testa ci tormenta così?» disse, guardandoci. «Forse perché ci ricorda che siamo vivi, che siamo mortali, che abbiamo anime autonome - che, dopotutto, siamo troppo pavidi per cedere, ma che pure ci procurano un grave malessere? È una cosa terribile imparare da bambini che si è un essere separato dal resto del mondo, che niente e nessuno soffre i nostri medesimi solori di scottature alla lingua o di sbucciature alle ginocchia: che ognuno è solo con i propri acciacchi e le proprie pene, Ancor più terribile, invecchiando, scoprire che nessuna persona - non importa quanto vicina - potrà mai capirci davvero. I nostri io sono ciò che ci rende più infelici, ed è per questo che bramiamo perderli, non credere?»” Donna Tartt libro Dio di illusioni The Secret History Sui bambini , Sulle persone , Sul mondo
“Ero caduto in un braciere e mi ero bruciato le braccia. Ebbene fui curato da alcune donne, delle specie di fattucchiere, con la piscia mista a terra messa sulle scottature. E… guarii!” Benito Jacovitti (1923–1997) fumettista italiano Sulle donne
“Uno dei contrasti più spettacolari di un ristorante è la differenza tra la sala e la cucina.Più la sala è calma, elegante, raffinata ed accogliente, più la cucina è incasinata, rumorosa, ansiosa ed isterica; per ottenere la tartare di scampi su crostino di pane guttiau con olio profumato all'aglio di Caraglio, che in un ristorante stellato vi giunge su un piatto di porcellana, veleggiando tra le mani di un cameriere di aspetto apollineo come se vi fosse stata deposta con tutto l'amore del mondo, di media sono necessarie sei bestemmie, due scottature, la sostituzione di un piatto sbreccato e la reiterata insinuazione da parte del maître che lo chef de partie porti un cognome opinabile.Se volete sapere com'è la cucina, quindi, guardate la sala e pensate al contrario.” Marco Malvaldi (1974) scrittore italiano Origine: La battaglia navale, p. 140 Aspetto , Sull'amore , Sul mondo