dalla lettera a L. Viviani del 25 febbraio 1770, in E. Viviani Della Robbia, Bernardo Tanucci ed il suo più importante carteggio, Firenze, 1942, vol. II, p. 211; Raffaele Ajello, pp. 406-407
Citato in Raffaele Ajello, Arcana juris
Bernardo Tanucci frasi celebri
dalla lettera di Tanucci a Viviani, 19 febbraio 1771, in E. Viviani Della Robbia, Bernardo Tanucci ed il suo più importante carteggio, Firenze, 1942, vol. II, p. 253; Raffaele Ajello, p. 61
Citato in Raffaele Ajello, Arcana juris
1752), citato in Raffaele Ajello, Giuristi e società al tempo di Pietro Giannone, [Per un corso di Storia del diritto italiano, Estratti da Pietro Giannone e il suo tempo, Atti del convegno di studi nel tricentenario della nascita, a cura di R. Ajello], Jovene Editore, Napoli, 1980, pp. [264-265].
Origine: Lo scritto, nel quale Tanucci critica il dispotismo del governo del Papa, è del 1752. Giuristi e società al tempo di Pietro Giannone, p. [264].
citato in Epistolario, vol. I, 1723-1746, a cura di R.P. Coppini, L. Del Bianco, R. Nieri, Ed. di Storia e Letteratura, Roma, 1980, p. 638
Citato in Raffaele Ajello, Arcana juris
dalla lettera di del 13 ottobre 1767, Portici, in E. Viviani Della Robbia, Bernardo Tanucci ed il suo più importante carteggio, Firenze, 1942, vol. II, pp. 139-140; Raffaele Ajello, pp. 53-54
Citato in Raffaele Ajello, Arcana juris
Origine: Sat. I 3.106.
dalla lettera del 13 febbraio 1751 a Bartolomeo Corsini, Archivo General de Simanca, Estado, lib. 209, f. 28; Raffaele Ajello, p. 248
Citato in Raffaele Ajello, Arcana juris
Origine: Gli avvocati.