„Noi non combattiamo per quelli che vivono oggi, ma per coloro che verranno.“
Origine: Citato in Biagi 1989, p. 196.
Data di nascita: 6. Maggio 1758
Data di morte: 28. Luglio 1794
Altri nomi: Robespierre, Maximilien Marie Isidore de Robespierre
Maximilien-François-Marie-Isidore de Robespierre detto l'Incorruttibile è stato un politico, avvocato e rivoluzionario francese, protagonista di spicco della Rivoluzione Francese e del Regime del Terrore.
Gli storici e i contemporanei si sono divisi tra chi lo considerava un demagogo e un dittatore che causò le numerose esecuzioni di coloro che erano considerati nemici della Rivoluzione, e chi lo ritiene un idealista, cresciuto nelle idee dell’Illuminismo, in particolare quelle di Jean-Jacques Rousseau, devoto alla causa rivoluzionaria della Repubblica fino al sacrificio della stessa vita.In quest’ottica, le leggi speciali del Terrore, tra l’altro non proposte da lui, ma volute dall’intero Comitato di Salute Pubblica, vengono viste come una misura necessaria a causa della guerra civile ed esterna a cui era sottoposta la Francia, rimproverando invece gli eccessi ai suoi più accesi seguaci e rivali, più che a Robespierre in persona, e collocando la sua politica all’interno di un’emergenza rivoluzionaria che richiedeva anche atti estremi per salvare la nuova Repubblica e la sua fragilissima democrazia..
Questa visione più positiva, rispetto a quella degli storici anti-rivoluzionari, che lo vede come custode della Repubblica contro gli intrighi dei monarchici, nonché un sincero protettore dei poveri, è stata messa in luce e divulgata in maniera organica da Albert Mathiez nei primi decenni del XX secolo, che ha negato il paragone con Oliver Cromwell, il dittatore inglese anti-monarchico del XVII secolo: lo storico francese indica invece in Robespierre uno dei padri della democrazia rappresentativa a suffragio universale, con intenti più sociali rispetto alla democrazia liberale di stampo statunitense. Wikipedia
„Noi non combattiamo per quelli che vivono oggi, ma per coloro che verranno.“
Origine: Citato in Biagi 1989, p. 196.
Origine: Da Ouvres de Maximilen Robespierre, VII, p. 265, Société des études roberspierristes; citato in Rudé.
Origine: Citato in Enzo Biagi, Quante storie, Rizzoli, Milano, 1989. ISBN 88-17-85322-4; p. 194.
Origine: Da Oeuvres, PUF, Paris, 1912-1967, vol. VII, pp. 162-63; citato in Domenico Losurdo, Controstoria del liberalismo, Laterza, 2005, p. 135.
Origine: Da Ouvres de Maximilien Robespierre, X, pp. 566-576, Société des études roberspierristes; citato in Rudé.
Origine: 18 dicembre 1791: da Oevres de Maximilien Robespierre, Phénix Éditions, Ivry, 2000.
Origine: 26 luglio 1794; citato in F. Del Giudice, Il latino in tribunale, Esselibri Simone, 2005, p. 1.
Origine: Da Ouvres de Maximilien Robespierre, X, pp. 462-464, Société des études roberspierristes; citato in Rudé.
Origine: Da Ouvres de Maximilien Robespierre, X, pp. 457-459, Société des études roberspierristes; citato in Rudé.
Origine: 2 gennaio 1972: da Oevres de Maximilien Robespierre, Phénix Éditions, Ivry, 2000, t. VIII, pp. 81-83.
Origine: Citato in Simone Weil, Riflessioni sulla guerra (1933), in Incontri libertari, traduzione di Maurizio Zani, Elèuthera, Milano, 2001, p. 38. ISBN 88-85060-52-8
Origine: Da Ouvres de Maximilien Robespierre, VII, pp. 161-166, Société des études roberspierristes; citato in Rudé.