„Possedere in esclusiva una donna è tanto ingiusto quanto possedere degli schiavi.“
— Donatien Alphonse François de Sade
da La philosophie dans le boudoir
Data di nascita: 2. Giugno 1740
Data di morte: 2. Dicembre 1814
Altri nomi: Marchese de Sade, Donatien Alphonse François Marquis de Sade
Donatien-Alphonse-François de Sade, signore di Saumane, di La Coste e di Mazan, marchese e conte de Sade - pronuncia francese [dɔna'sjɛ̃ al'fɔ̃s frɑ̃'swa də sad] - conosciuto comunemente come Marchese de Sade ma anche come D.A.F. de Sade e soprannominato Divin marchese , è stato uno scrittore, filosofo, poeta, drammaturgo, saggista, aristocratico, criminale e politico rivoluzionario francese, delegato della Convenzione nazionale.
Appartenente a una famiglia di antica nobiltà, a partire dal 1800 e fino alla morte quattordici anni dopo, rinunciò a ogni titolo nobiliare e si firmò semplicemente «D.-A.-F. Sade». Per il periodo rivoluzionario utilizzò anche lo pseudonimo Louis Sade. Fu autore di tutta una serie di classici della letteratura erotica, drammi teatrali, testi vari e saggi filosofici, molti dei quali scritti mentre si trovava in prigione; la sua opera e il suo pensiero lo hanno fatto considerare un esponente dell'ala estremista del libertinismo, nonché dell'Illuminismo più radicale, ateo, materialista e anticlericale.
Il suo nome è all'origine del termine sadismo, atteggiamento che emerge dai suoi romanzi, incentrati sulla descrizione di comportamenti sessuali trasgressivi e perversi, quelli che saranno chiamati appunto "sadici", oltre che su scene di esplicita violenza e sui temi filosofici della ricerca del piacere, consistente nel soddisfare gli istinti naturali , dell'ateismo e del rifiuto verso ogni forma di autorità costituita.Durante la sua vita Sade venne accusato di vari reati, come pratiche di violenza sessuale, di sodomia, di tentativi di avvelenamento e condotta immorale , ma venne riconosciuto, dopo essere stato condannato a morte in contumacia in primo grado, colpevole solo di "libertinaggio" e produzione di materiale pornografico. Fu perseguito prima dal regime monarchico, poi, in quanto nobile, dalla Rivoluzione francese e infine anche dal governo napoleonico in quanto inviso come autore dal Bonaparte in persona.
Passò molti anni della sua vita, a causa di una lettre de cachet ottenuta dalla suocera da parte del re Luigi XVI, e di varie disposizioni successive, prima in carcere - tra cui alla Bastiglia per qualche anno - e poi all'"albergo dei pazzi" di Charenton, dove scrisse molte delle sue opere più celebri. Per molto tempo ritenuto un autore immorale o di scarso valore, è stato rivalutato e riscoperto nel XX secolo a opera del surrealismo, della psicoanalisi e dell'esistenzialismo.
— Donatien Alphonse François de Sade
da La philosophie dans le boudoir
— Donatien Alphonse François de Sade
p. 103, 2007
— Donatien Alphonse François de Sade
p. 52, 1986
— Donatien Alphonse François de Sade
da Dialogo fra un prete e un moribondo
— Donatien Alphonse François de Sade
da Dialogo fra un prete e un moribondo
— Donatien Alphonse François de Sade
p. 65, 2007
— Donatien Alphonse François de Sade
Claudio Rendina
— Donatien Alphonse François de Sade
p. 71, 1986