Boncompagno da Signa è stato un grammatico, scrittore e filosofo italiano.
Nato a Signa tra il 1165 e il 1175, fu professore di retorica all'Università di Bologna e poi all'Università di Padova.
Fu uno dei primi autori medievali occidentali a scrivere in volgare. Nel corso degli anni visse in varie città, spostandosi ad Ancona, Venezia, Bologna e Padova, per poi finire la sua vita a Firenze.
Tra le opere più significative si ricordano una storia dell'assedio di Ancona del 1173 , il Boncompagnus, scritto nel 1215 e diviso in sei parti, un trattato di retorica, Rethorica novissima, scritto nel 1235 e composto da tredici libri, un trattato di scacchi e il Libellus de malo senectutis et senis del 1240 nel quale, con spirito arguto, prende in giro le affermazioni di Cicerone che idealizzavano la vecchiaia.
Il suo Liber de obsidione Ancone, pubblicato nel 1937 dall'editore Zanichelli, è stato ristampato in edizione italiana nel 1999 dall'editore Viella di Roma.
Il Rota veneris è stato pubblicato nel 1996, a cura di Paolo Garbini dell'editore Salerno.