citato in Platone, Lettera VII, 339c
Citazioni di Dioniso II
Origine: Traduzione di Maria Grazia Ciani in Platone. Lettere, Fondazione Lorenzo Valla, 2002.
Dionìsio II detto il Giovane fu tiranno di Siracusa dal 367 al 357 a.C. e dal 347 al 344 a.C. e tiranno di Locri tra il 357 e il 347 a.C..
Prese il potere sotto la tutela dello zio Dione. Come dittatore fu feroce quanto il padre. Lo stesso anno della sua salita al trono, rinnovò la pace con i Cartaginesi. Platone, in visita nella città aretusea, constatò la violenza del nuovo sovrano quando venne praticamente tenuto prigioniero per un anno.
Nel 366 a.C. cacciò lo zio, che disapprovava il suo comportamento, grazie al filosofo Filisto. Nel 357 a.C., a causa di una guerra civile capitanata da Dione, il suo governo perse il comando della polis. Esiliato a Locri Epizefiri, anche lì instaurò la tirannide, ma il popolo calabro insorse uccidendo tutta la sua famiglia e cacciandolo ancora. Ritornò a Siracusa nel 347 a.C. e riottenne il potere rovesciando Niseo in un momento di grande instabilità politica.
Le tensioni con il popolo si acuirono e questa volta il tiranno poté governare solo per tre anni. Assediato ad Ortigia da Iceta di Leontini e dalle truppe di molte altre città siciliane, fu detronizzato da Timoleonte, costretto all'esilio in Grecia. Sarebbe morto poverissimo a Corinto, molti anni dopo.
citato in Platone, Lettera VII, 339c
Citazioni di Dioniso II
Origine: Traduzione di Maria Grazia Ciani in Platone. Lettere, Fondazione Lorenzo Valla, 2002.