Gesualdo Bufalino: Frasi popolari (pagina 11)

“Non ho certezze, la certezza è nemica invidiosa della verità.”

“Straordinari dolcissimi inferni della timidezza.”

“Una stroncatura è la base più solida di un'amicizia.”

“Interviste: saprò mai dare risposte valorose a domande stupide?”

“Solo negli empi sopravvive oggigiorno la passione per il divino. Nessun altro si salverà.”

“Marinetti: più un orologio a cucù che una bomba a orologeria.”

“Quanto poco mi piace piacere agli altri. Come si permettono, che è questa confidenza?”

“La guerra, una doppia violenza: non solo ci sforza a morire, ma addirittura a uccidere.”

“I giovani credono naturalmente d'essere immortali. Con le dovute cautele, avvertirli che si sbagliano.”

“Il Colosseo, questo teschio di Roma, sotterratelo!”

“Morire sarà, su per giù, come quando su una vetrina una saracinesca s'abbassa.”

“Siamo ostaggi di uno che ogni giorno alza il prezzo del riscatto.”

“Mangiare, abitudine obbligatoria ma stupida.”

“In provincia conosco ammirazioni intransigenti e irriflessive quanto un amore.”

“Le bandiere: pannolini per popoli infantili che bagnano il letto. Visto che qualcuno muore ancora credendoci, si dovrebbe farle ruotare ogni giorno, prestare, che so io, il tricolore al Madagascar, la mezzaluna all'Italia.”

“Strano che un presuntuoso possa essere anche un invidioso.”

“C'è chi beve per dimenticare: lui beve per ricordare.”

“Ci sono due cose che, per farle, esigono buona salute: l'amore e la rivoluzione.”

“Raramente fu dato un bacio che non fosse bacio di Giuda.”