Frasi di Giorgio Falco

“Se la giornata non sia altro che una breve parentesi speculativa, nell'ambito di un'architettura sana.”

“Il mondo è un soffitto di soldi, le banconote sono le ultime stelle disponibili e cadenti.”

“La massa in tribuna urla la propria rabbia verso l'ennesima beffa, attende la prossima lusinga in cui credere.”

“Ogni immagine – anche una distesa immobile di ghiaccio all'alba – è un gesto agonistico.”

“Piange l'abitudine, perché così esige il mondo dall'inizio.”

“Non solo è senza moglie o fidanzata, gli manca l'erede della propria solitudine.”

“Chi usciva alle sei di pomeriggio dubitava della forza aziendale. Chi usciva alle otto di sera dubitava della vita.”

“Come se il dolore fosse intercambiabile, una vaghezza adattabile a chiunque.”

“Per comprare occorre lavorare e spesso nemmeno basta, Mussolini può essere un lavoro?”

“L'Uomo di Lenhart accetta, crede che provare gratis non costi davvero nulla.”

“Cosa sarà di noi, tra due ore?, pensano i vincitori.”

“La debolezza di mia madre è una forma anomala di resistenza.”