Frasi di Mas'ud Barzani

“Tutti coloro che si oppongono a noi hanno una percezione sbagliata. La regione del Kurdistan non è una minaccia per alcuno dei nostri vicini. Siamo un elemento di stabilità, come dimostra la nostra esperienza degli ultimi 15 anni.”

“Fin dal primo giorno in cui ho imbracciato le armi per lottare per la mia gente ho sempre avuto fiducia che il mio popolo avrebbe vinto. Ma quando e come non ne avevo nessuna idea. Quello che è successo negli ultimi venti anni è la prova che non c’è nulla di impossibile in questo mondo. Tutto è cambiato, ma l’importante è esser stati dalla parte giusta. Se si è dalla parte della giusta causa, sarai sicuramente dalla parte del favore della gente. Noi siamo dalla parte giusta della storia.”

“Isis è originariamente parte di al Qaeda, e tutti loro hanno una stessa fonte: la scuola di al Qaeda, da cui sono poi passati per vari stati fino all’attuale. È una domanda molto importante la sua ma non posso risponderle in maniera dettagliata. Posso dirle che ci sono molti soggetti e nazioni che hanno sostenuto la crescita di questo gruppo e lo hanno fatto ognuno per propri scopi. Fino a che la situazione non è sfuggita loro di mano. Ora credo che siano tutti pentiti e molto infelici di questi risultati.”

“Il primo obiettivo ora è sconfiggere militarmente l’Isis. Chiunque ci aiuti è benvenuto. Ma l’espansione della coalizione è cosa diversa. Ci devono essere colloqui e decisioni prese in pieno consenso per capire come deve essere questa coalizione e quanto estesa. Noi in ogni caso non respingiamo l’appoggio di nessuno che sia pronto a combattere l’Isis.”

“Credo che noi curdi stiamo lottando per tutto il mondo libero. Abbiamo messo in chiaro che la nostra decisione è quella di lottare contro Isis, sia che riceviamo l’assistenza straniera o no. Noi non ci arrenderemo.”

“Dovete capire che noi non stiamo solo combattendo contro una organizzazione terrorista ma contro un vero e proprio Stato. L’isis è ben armato perché ha catturato l’equipaggiamento dell’esercito iracheno che ha in dotazione armi americane, dunque molto moderne e sofisticate. È impossibile dunque comparare quello che hanno nelle mani i terroristi e quello che abbiamo noi peshmerga. Vi ricordo che tutto quello che abbiamo in dotazione sono le armi prese da noi alla caduta di Saddam – materiale vecchio, che spesso non funziona. Abbiamo dunque bisogno di armi avanzate e sofisticate.”

“Noi abbiamo qui tutto quello che ci è servito finora per difendere tutti i nostri fratelli, cristiani, yazidi, turcomanni, e continueremo a farlo. I terroristi però non minacciano solo i curdi o questa area, ma l’intera regione, e il mondo tutto.”

“Il nostro percorso è chiaro. Vogliamo avere in Iraq un’amministrazione pluralista, parlamentare e federale. Che si materializzi entro i confini dell’Iraq. Non abbiamo alcun piano di separarci da questo paese o di dichiarare l’indipendenza.”

“La nostra politica è stata sempre questa. Lavorare bene in Iraq e sviluppare ancora meglio le relazioni con l’altro partito curdo. Voglio garantire che sarà così anche in futuro.”

“Noi curdi abbiamo diritto all’indipendenza, come ogni altro popolo nel mondo. Ma conosciamo la situazione internazionale e sappiamo che non è possibile ottenere tutto ciò che semplicemente si vuole. C’è differenza fra la speranza e la capacità di essere realisti.”

“If Turkey came up with a peaceful initiative and the PKK rejects that, then all the Kurdistanis will take up a position against the PKK.”

“I am against driving Israel into the sea. This policy is wrong, illogical, and unreasonable. Why annihilate a people?”

“Declaration of a state(Kurdistan) is the legitimate right of the Kurdish nation. This goal should be realized, but without resorting to violence.”

“We will not let the Turks interfere the issue of Kirkuk. I am not afraid of their (Turkey's) military or diplomatic power, because they interfere in matters that do not concern them. Kirkuk is an Iraqi city of Kurdish identity, all geographic and historic facts prove that Kirkuk is part of Iraqi Kurdistan and Turkey has no right to interfere in this matter. If Turkey allows itself interfere in the matter of Kirkuk because of a few thousand Turkmen, we will do the same with regard to Diyarbakir (Amed) and other Kurdistani cities in Turkey because of 30 million Kurds.”

“The Turks have tried military operations in the last 23 years. Now, it's time for the Turkish people to ask their military what they did in the last 23 years, and why they didn't solve it.”

“I do not accept the language of threatening and blackmailing from the government of Turkey.”