Arthur Annesley Ronald Firbank è stato uno scrittore britannico.
Nato da una famiglia agiata ed intellettuale, ebbe un carattere ribelle ed anticonformista e per questo i genitori lo spedirono in collegio varie volte. Amante dell'esotico fin dalla giovinezza, studiò alla Uppingham School e nel 1905 entrò nella prestigiosa università di Cambridge, che lasciò nel 1909 senza aver conseguito la laurea.
Si dedicò a lunghi viaggi ed arrivò in Spagna, Italia , Medio Oriente e Nord Africa: proprio in Egitto ebbe un grave problema fisico che gli impedì per molti anni il ritorno in Gran Bretagna, che avvenne solo dopo la conclusione della Prima guerra mondiale .
Già nel 1905 aveva iniziato la carriera letteraria pubblicando l'opera Odette d'Antrevernes, che non ebbe il successo sperato. Successivamente scrisse i libri La principessa artificiale , Vanagloria e Valmouth .
Del 1920 è l'opera teatrale La principessa Zoubaroff.
Inclinazioni è l'opera con cui Firbank lascia trasparire per via indiretta la sua omosessualità: narra infatti la storia, in parte autobiografica, di una ragazza quindicenne di nome Mabel Collins che durante una vacanza in Grecia inizia una storia sentimentale con un conte italiano; anche qui, come nella maggioranza delle opere di Firbank, la trama è d'importanza secondaria rispetto ai dialoghi, dotati di un fine quanto corrosivo umorismo dalle connotazioni camp.
Nel 1921 il soggiorno a Versailles gli offrì spunti per Fiori calpestati ed il soggiorno ad Haiti nel 1922 per Fuoco nero .
In questi anni Firbank è molto noto nella capitale inglese e prende parte a tutte le serate mondane e di gala della città, comportandosi da vero dandy .
Estimatore di Oscar Wilde, nel 1925 pubblicò il suo romanzo più noto, Sulle eccentricità del cardinal Pirelli, che inizia col cardinale che battezza un cane nella cattedrale, e si conclude quando Sua Eminenza muore di un attacco di cuore mentre insegue, nudo, un chierichetto.
Ma la sua salute era ormai in frantumi e nel 1926 egli decise di trasferirsi in una pensione romana, dove morì solo e stanco nel 1926, lasciando incompleta la sua ultima opera, The new rythum. È sepolto presso il Cimitero del Verano di Roma.
I suoi lavori letterari, tutti piuttosto brevi, tipico prodotto del gusto liberty, utilizzano un dialogo elegante e raffinato che è stato interpretato come la denuncia della vacuità della società contemporanea; con i suoi personaggi, sciocchi e superficiali ma allegri, egli decide di mostrare una fetta della popolazione dei suoi tempi senza però dare dei giudizi netti, lasciando così che sia il lettore a giudicare.
Wikipedia
✵
17. Gennaio 1886 – 21. Maggio 1926