“That fatal day for England, the sad destruction of our dear country [dulcis patrie].”
On the Battle of Hastings. (M. T. Clanchy, England and Its Rulers: 1066-1272 (Blackwell, 1998), p. 24.)
Guglielmo di Malmesbury, in latino Gulielmus Malmesburiensis , è stato un monaco cristiano e storico britannico, dell'ordine benedettino dell'abbazia di Malmesbury, nel Wiltshire , divenuto noto come storico e cronista.
Era uno spirito curioso e attento: si nutrì delle numerose opere presenti nei codici della biblioteca della sua abbazia, in particolare di quelle di Beda il Venerabile.
Sebbene la sua formazione nell'abbazia riguardasse la logica, la fisica, la filosofia morale e la storia, furono queste due ultime le materie alle quali si dedicò maggiormente. Nel corso dei suoi studi raccolse una collezione di storie medioevali, che ispirò l'idea di un racconto popolare di storia inglese, modellata sull'Historia ecclesiastica gentis Anglorum di Beda. L'ossequio di Guglielmo a Beda è evidente anche nella prefazione della sua storia, ove segnala l'ammirazione per quell'uomo.
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“That fatal day for England, the sad destruction of our dear country [dulcis patrie].”
On the Battle of Hastings. (M. T. Clanchy, England and Its Rulers: 1066-1272 (Blackwell, 1998), p. 24.)
Gesta Regum Anglorum of 1125. (Hugh M. Thomas, The English and the Normans: Ethnic Hostility, Assimilation and Identity 1066-c.1220 (Oxford University Press, 2003), p. 56.)
Gesta Regum Anglorum (1125), quoted in M. J. Cohen and John Major (eds.), History in Quotations (Cassell, 2004), p. 160