“Esistono un’infinità di modi per suicidarsi senza morire. Una era guardarti baciarla.”
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infinitoChuck Palahniuk 206
scrittore statunitense 1962Citazioni simili

“Di Infinito Attuale ne esistono tanti.”
Il primo livello è quello dell'Infinito detto Numerabile: rappresentato ad esempio dall'Insieme Infinito dei numeri interi. Ad esso Cantor ha dato il nome di "aleph-zero".
Poi c'è l'infinito continuo chiamato da Cantor "Aleph-uno". Esso è rappresentato da tutti i punti, anche piccolissimi di un segmenti di linea, purché non nullo. Ovvero da punti di una superficie o da quelli di un volume (v. Cap. II della Terza Parte). Questo livello di Infinito, detto Continuo, è rappresentato non solo dall'Insieme Infinito dei punti di un segmento, di una superficie, o di un volume, ma anche, ed equipotentemente, dall'Insieme Infinito dei numeri reali (v. Cap. III della Terza Parte).
Sempre restando nell'ambito dell'Infinito Attuale, [sia numerabile che non numerabile], quindi concepibile come già esistente in tutta la sua completezza, ci sono tanti Infiniti livelli di Infinito, sempre crescenti. Il livello più potente del continuo, Cantor lo denotò con "aleph-due". -esso lo si può immaginare come l'insieme infinito di tutte le linee geometriche. Per i livelli ancora più potenti, "aleph-tre", ecc., non è facile pensare Insiemi Infiniti che li possano rappresentare in modo facilmente afferrabile, come icasi sopracitati per "aleph-zero", "aleph-uno", "aleph-due". A tutti gli Infiniti Attuali Cantor diede il nome di Transfiniti. (Antonino Zichichi)
L'Infinito, Citazioni dal libro
Origine: Il chiodo rosso, p. 30
Origine: Da Addio a «Pippo» Di Stefano la voce generosa della lirica https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2008/marzo/04/Addio_Pippo_Stefano_voce_generosa_co_9_080304021.shtml, Corriere della Sera, 4 marzo 2008, p. 51.

citato in Nino Salvaneschi, Il tormento di Chopin, dall'Oglio Editore, 1943

Origine: Da Qualsiasi in L. Caffo, F. Cimatti, A come Animale: voci per un bestiario dei sentimenti, Bompiani, Milano, 2015.
L'ispirazione kantiana nell'estetica di Federico Schiller