
„I difetti non si avvertono soltanto in chi si fa notare poco.“
— Baltasar Gracián gesuita, scrittore e filosofo spagnolo 1601 - 1658
— Baltasar Gracián gesuita, scrittore e filosofo spagnolo 1601 - 1658
— Marcel Proust, libro Alla ricerca del tempo perduto
1990, p. 238
Alla ricerca del tempo perduto, All'ombra delle fanciulle in fiore
— Leo Longanesi giornalista, pittore e disegnatore italiano 1905 - 1957
Milano, 1° aprile 1955
La sua signora
— Giuseppe Allamano presbitero italiano 1851 - 1926
La vita spirituale
— Fedro scrittore romano, autore di favole -20
10. I vizi degli uomini
— Louisa May Alcott scrittrice statunitense 1832 - 1888
cap. 7; 2016
Jack e Jill
— Jacques Deval commediografo, regista e scrittore francese 1890 - 1972
Taccuino di un autore drammatico
— Roberto Gervaso storico, scrittore, giornalista 1937
La volpe e l'uva
— Gesualdo Bufalino scrittore 1920 - 1996
Origine: Il malpensante, Marzo, p. 34
— Pasquale Villari storico e politico italiano 1827 - 1917
Origine: È questo un monito dell'autore per tutti coloro che tendono a presentare come un pregio la proverbiale ingegnosità napoletana. Si tratta della cd. "arte di arrangiarsi" che, se anche talvolta è una necessità imposta dalla particolare realtà sociale in cui l'individuo si trova a vivere, altre volte è semplicemente il segno di un malcostume, di una mentalità fondamentalmente deformata e di una disonestà di base dell'individuo, p. 164
Origine: Lettere meridionali, p. 165
— Tito Lívio, libro Ab Urbe condita libri
Scipione l'Africano: XXX, 14; 2006
Non est, non tantum ab hostibus armatis aetati nostrae periculi, quantum ab circumfusis undique voluptatibus.
Ab urbe condita, Libro XXI – Libro XXX
— Robert Edward Lee militare statunitense 1807 - 1870
— Publio Cornelio Scipione politico e generale romano, appartenente alla Gens Cornelia -235 - -183 a.C.
citato in Tito Livio, XXX, 14; 2006
Non est, non tantum ab hostibus armatis aetati nostrae periculi, quantum ab circumfusis undique voluptatibus.
Attribuite
— Gaio Plinio Cecilio Secondo scrittore e senatore romano 61 - 113
lib. IX, ep. 26
Lettere (Epistolae)
— Lorenzo Scupoli presbitero, religioso e scrittore italiano 1530 - 1610
L'abbandono alla divina provvidenza
— Luigi Fabbri anarchico e saggista italiano 1877 - 1935
Origine: Anarchia e comunismo "scientifico", p. 23
— Jules Renard scrittore e aforista francese 1864 - 1910
10 marzo 1906; Vergani, p. 236
Diario 1887-1910