„L'avaro non dà volentieri nemmeno quello che gli avanza.“
1. La scimmia e la volpe
Favole, Appendice perottina
Data di nascita: 20 a.C.
Altri nomi: Faedrus
Gaio Giulio Fedro è stato uno scrittore romano, autore di celebri favole, attivo nel I secolo.
Fedro rappresenta una voce isolata della letteratura: riveste un ruolo poetico subalterno in quanto la favola non era considerata un genere letterario "alto" anche se possedeva un carattere pedagogico e un fine morale.
1. La scimmia e la volpe
Favole, Appendice perottina
IX. Socrates ad Amicos
Favole, Libro III
Originale: (la) Vulgare amici nomen sed rara est fides.
IX. Passer ad Leporem Consiliator
Favole, Libro I
Originale: (la) Sibi non cavere et aliis consilium dare stultum esse […].
1. Il giovenco, il leone e il predatore
Favole, Libro II
4. L'orzo dell'asino e del porcello
Favole, Libro V
XXIV. Rana Rupta et Bos
Favole, Libro I
Originale: (la) Inops, potentem dum vult imitari, perit.
21. Il vecchio leone, il cinghiale, il toro e l'asino
Favole, Libro I
2. Le rane chiesero un re
Favole, Libro I
— Fedro
15. L'asino e il vecchio pastore
Originale: (la) In principatu commutando civium nil praeter domini nomen mutant pauperes.
VI. Musca et Mula
Favole, Libro III
Originale: (la) […] derideri […] merito potest qui sine virtute vanas exercet minas.
— Fedro
5. La vacca, la capretta, la pecora e il leone
1. Il lupo e l'agnello
Favole, Libro I
2. Le rane chiesero un re
Favole, Libro I
IV. Canis per Fluvium Carnem Ferens
Favole, Libro I
Originale: (la) Amittit merito proprium qui alienum adpetit.
30. Le rane che temono i combattimenti dei tori
Favole, Libro I