“Il vero punto debole, che portò ad attribuire al pensiero pedagogico di Helvétius un interesse del tutto effimero, fu la sua capacità di svilupparlo logicamente, in quanto trascurò di esporre i metodi adatti a formare l'intelletto nella direzione desiderata.”
Origine: Storia dell'educazione occidentale, p. 325
Argomenti
debole , direzione , effimero , intelletto , interesse , metodo , pensiero , punto , vero , capacità , desiderataWilliam Boyd 16
scrittore e sceneggiatore britannico 1952Citazioni simili

“Attribuire ad ognuno la direzione di ciò che il suo occhio riesce a sorvegliare.”
dalla lettera a Joseph C. Cabell, 2 febbraio 1816; in Antologia degli scritti politici, p. 109
Origine: Questo precetto è considerato l'anticipazione del principio di sussidiarietà adottato dall'Unione Europea a partire dal Trattato di Maastricht del 1992.

III, 18; 1991

appendice II; p. 94
Contro il metodo
Variante: Galileo viola importanti norme del metodo scientifico che furono inventate da Aristotele, migliorate da Grossatesta (fra gli altri), canonizzate dai positivisti logici (come Carnap e Popper); Galileo ebbe successo perché non segui queste regole; i suoi contemporanei, con pochissime eccezioni, ignorarono difficoltà fondamentali che esistevano a quell'epoca; e la scienza moderna si sviluppò rapidamente, e nella direzione "giusta" (dal punto di vista degli attuali adepti della scienza), proprio perché trascurò tali difficoltà. L'ignoranza fu una benedizione. Inversamente, un'applicazione più rigorosa dei canoni del metodo scientifico, una ricerca più decisa dei fatti rilevanti, un atteggiamento più critico, lungi dall'accelerare questo sviluppo, avrebbero condotto a un punto morto. (appendice II; p. 94)
“I dogmi sono direzioni di pensiero.”
Quale uomo e quale Dio