“[Luigi Pirandello] Rinnega addirittura i 'penso, quindi sono' di Cartesio: per lui neanche pensare significa essere. Qui sarebbe lecito chiedersi: ciò non finisce col distruggere l'essenza della grande poesia tragica, la nobiltà del dolore? Ma appunto qui vuole essere l'originalità del Pirandello drammaturgo; appunto da questa impossibilità di una tragedia egli trae la più disparata delle tragedie, la sua.”
citato in Il teatro di Luigi Pirandello, VII ristampa, Oscar Mondadori, gennaio 1976, introduzione, p. XXIII
Argomenti
arte , dolore , appunto , citata , drammaturgia , drammaturgo , essenza , essere , gennaio , grande , introduzione , lecito , poesia , ristampa , teatro , tragedia , tragico , nobiltà , impossibilitàSilvio D'Amico 1
critico teatrale italiano 1887–1955Citazioni simili

dall'intervista Carmen Consoli cronista dell'Italia di oggi: "Nei 5 anni di assenza ho vissuto" http://www.panorama.it/musica/carmen-consoli-abitudine-tornare-intervista/, Panorama, 19 gennaio 2015

Origine: Introduzione a I fratelli Karamàzov, p. V
citato in Il teatro di Luigi Pirandello, introduzione pag. XXXV, VII ristampa Oscar Mondadori, gennaio 1976
da Il teatro di Luigi Pirandello, introduzione, pag. XXI, Oscar Mondadori, 1976

“La tragedia dei mostri è di essere troppo grandi e potenti per essere accettati dal genere umano.”