“GNU non è di pubblico dominio. A tutti sarà permesso di modificare e ridistribuire GNU, ma a nessun distributore sarà concesso di porre restrizioni sulla sua ridistribuzione. Questo vuol dire che non saranno permesse modifiche proprietarie. Voglio essere sicuro che tutte le versioni di GNU rimangano libere.”

Manifesto GNU

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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Richard Stallman 78
informatico e attivista statunitense, fondatore del progett… 1953

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“I programmatori che scrivono miglioramenti per GCC (o Emacs, o Bash, o Linux, o un qualsiasi programma coperto dalla GPL) lavorano spesso per aziende o università. Quando il programmatore vuole offrire questi miglioramenti alla comunità e vedere il suo codice incluso nella versione successiva del programma in questione, il suo capo potrebbe dire: "Fermo lì! Il tuo codice appartiene a noi! Non vogliamo condividerlo con altri; abbiamo deciso di trasformare la tua versione migliorata in un prodotto proprietario".
Qui viene in aiuto la GNU GPL. Il programmatore mostrerebbe al capo che un tale prodotto proprietario sarebbe una violazione del diritto d'autore e il capo capirebbe che ci sono soltanto due possibilità: rilasciare il nuovo codice come software libero o non rilasciarlo affatto. Quasi sempre al programmatore viene consentito di comportarsi come intendeva fare e così il codice risulta disponibile per la versione successiva del programma.
La GNU GPL non è sempre accondiscendente; dice di "no" ad alcune delle cose che a volte la gente vuole fare. Alcuni utenti affermano che sia negativo il fatto che la GPL "escluda" alcuni sviluppatori di software proprietario che "hanno bisogno d'essere portati nella comunità del software libero."
Ma non siamo noi ad escluderli dalla nostra comunità; sono loro che scelgono di non entrare. Decidere di produrre software proprietario equivale a decidere di starne fuori. Esservi dentro significa cooperare con noi; non possiamo "portarli nella nostra comunità" se non vogliono unirsi a noi.
Ciò che possiamo fare è offrire un incentivo ad unirsi a noi. È per far sì che il nostro software già prodotto sia un incentivo che la GNU GPL è stata pensata: "Se renderete il vostro software libero, potete utilizzare questo codice."”

Richard Stallman (1953) informatico e attivista statunitense, fondatore del progetto GNU

Di certo in questo modo non si vincerà sempre, ma qualche volta sì.
Permesso d'autore: idealismo pragmatico

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“Sulla base di anni di conversazioni, mi sono convinto che una parte della causa del problema è la tendenza a chiamare il sistema Linux invece che GNU, e di descriverlo come open source invece che come software libero.”

Richard Stallman (1953) informatico e attivista statunitense, fondatore del progetto GNU

da un'intervista su BYTE.com – Free Or Not Free http://www.byte.com/documents/s=585/byt20010313s0001/index3.htm, 13 marzo 2001

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“Il pubblico non deve comandare, perché il pubblico vuol dire abitudine; tuttavia sia permesso al pubblico di fischiare perché fra i fischi nascono i capolavori.”

Bruno Barilli (1880–1952) scrittore e critico musicale italiano

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