“Le maníe hanno una loro morale particolare. Chi sdegnerebbe chinarsi per un biglietto da mille, non esiterebbe a rubare un libro raro, una moneta da collezione, un feticcio, e lo vedreste stupito dinanzi ad un'accusa di furto.”

Origine: Il chiodo rosso, p. 39

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia
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scrittore, drammaturgo e poeta italiano 1878–1953

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“Il vero galateo è puramente e semplicemente la moneta spicciola di quel biglietto da mille lire che è la Bontà.”

Giovanni Faldella (1846–1928) scrittore, giornalista e politico italiano

Origine: Citato in Frasi celebri della letteratura italiana, Vallardi, Milano, 1994, p. 119. ISBN 88-11-93614-4
Origine: Le figurine, p. 10

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“Un avvocato con la sua valigetta può rubare più di mille uomini armati di pistole.”

Mario Puzo (1920–1999) scrittore e sceneggiatore statunitense

Don Corleone, Il padrino (1969), libro I, capitolo I

“Laes grave, non potette indicare la moneta fusa; ma sì bene una particolare specie di moneta.”

Domenico Spinelli (1788–1863) archeologo numismatico e collezionista italiano

Origine: Sulla impropria denominazione Aes Grave data a tutta la moneta fusa, p. 73

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“Vi è anche un modo di leggere i libri che è simile a quello con cui lo scassinatore sfoglia i pacchi di biglietti da mille.”

Amadeo Bordiga (1889–1970) politico italiano

La batracomiomachia, Sul filo del tempo CXV, da Il Programma Comunista, 1953, n. 10

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“E mi son fatto rubare, forse gli anni migliori | Dalle mie paranoie, e da mille altri errori.”

Nesli (1980) rapper, beatmaker e cantautore italiano

da La Fine, n. 12

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“Raro è quel libro, che non sia un centone | di cose a questo, e quel tolte e rapite | sotto il pretesto dell'imitazione.”

Salvator Rosa (1615–1673) pittore, incisore e poeta italiano

Origine: Satire, Satira II, La poesia, p. 120

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“[…] di morale ce n'è una sola, quella che Gesù Cristo ci ha dato ai suoi tempi e che adesso vieta a me, a voi, a Barancevic di rubare, di offendere, di mentire.”

Anton Pavlovič Čechov (1860–1904) scrittore, drammaturgo e medico russo

Origine: Dalla lettera a Suvorin del 25 novembre 1892; citato in L'anima del mondo e il mondo di Cechov, p. 154.

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