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Variante: […] Lui pensava, davvero, che gli uomini stanno sulla veranda della propria vita (esuli quindi da se stessi) e che questo è l'unico modo possibile, per loro, di difendere la propria vita dal mondo, giacché se solo si azzardassero a rientrare in casa (e ad essere se stessi, dunque) immediatamente quella casa regredirebbe a fragile rifugio nel mare del nulla, destinata ad essere spazzata via dal mare dell'Aperto, e il rifugio si tramuterebbe in trappola mortale, ragione per cui la gente si affretta a riuscire sulla veranda (e dunque da se stessa), riprendendo posizione là solo dove le è dato di arrestare l'invasione del mondo, salvando quanto meno l'idea di una propria casa, pur nella rassegnazione di sapere, quella casa, inabitabile. Abbiamo case, ma siamo verande, pensava. […]
Alessandro Baricco 459
scrittore e saggista italiano 1958Citazioni simili
da La cintura di castità; citato in Leo Longanesi, In piedi e seduti, Longanesi & C., 1968
da Essai sur l'histoíre du droit naturel, pp. 118-119; citato in Miglio 2001, p. XXI
frammento 492
Frammenti di alcune opere, Melanippe incatenata
Toro Seduto a un giornalista del New York Herald, 16 novembre 1887