“Lassamo ancora per ordine quale non se immutti, che alle potestarie de le cità se elezano homini de honorevole grado, docti et boni, et se dagi questo honore alla sufficientia et virtù, et non per dinari, como la necessità di tempi qualche volta ha strecto, perché non si po sperare sincero offitio, né l'administratione de integra iustitia da quello che habii obtenuto el loco per pretio.”

da Testamento di Ludovico il Moro, 1497; citato in G. Molini, Documenti di storia italiana, Firenze, 1936, p. 325

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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Ludovico il Moro 1
duca di Milano dal 1480 al 1499 1452–1508

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“Giace questo comune [Esino Lario] sopra un bel piano lontano da Cornova passando il monte di Cainallo quatro miglia, il qual monte gli siede in capo verso settentrione et dal monte di Varena è lontano tre miglia et è verso sera o sia dal occidente. Da Varena è lontano tre altre miglia che ha mezzogiorno et dal oriente ha diversi monti, et in parte il territorio di Lierne, pol essere di circuito questo suo territorio da sedici miglia et malagevolmente si pol circondare, è di bello, allegro et vistoso sito molto fertile et abondante di grani come formento, biade, meglio, altri leghumi, et castagne, copiosa di grassine, de fieni, et altre cose. La sua chiesa risiede sopra un alto colle, alla similitudine di un forte castello dedicata al Glorioso Martire di M. Gesù Cristo Santo Vittore, parata et ornata di quanto fa di bisogno con campanile, campane, bella casa per il loro curato, con pozzo, giardino, orto, et altre assai comodità, quindi per prati et campi, passando alla prima villa detta Piaghe si perviene, nella quale hano ancora un'altra chiesuola di Santo Giovanni Evangelista. Sono qua diverse famiglie de Pensi, de Tarri, de Ruschoni, de Arrigoni, de Calgari. Si ascende alquanto verso settentrione et si ritrova un'altra villa, detta Cresi, tanto fertile quanto la prima, ivi un'altra chiesuola di Santo Antonio Abbate si ritrova, con alcune, famiglie di Tarri, de Arrigoni, de Pensa, de Bettuzzi, de Nicchie et di Troni et altri assai quali per brevità ometto. Hanno belli monti, belli piani, bone fonti, et altre assai particolarità, con sì vago territorio, di sì aeroso sito et ritrovandosi così alto sopra quei monti, copioso de tutto quello fa bisogno al vivere humano.”

Paride Cattaneo della Torre (1531–1614) sacerdote e scrittore italiano

304r-304v, citato in Giuseppe Arrigoni, Documenti inediti risguardanti [sic] la storia della Valsassina e delle terre limitrofe, vol. I, fasc. I, Milano 1857, pp. 70-71
Cronoca dei Torriani e Descrizione della Valsassina

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“Et alla sua casa di Mantoa, nella porta principale, [Giovan Battista Bertani] ha fatto una colonna di pietra intera, et il modano dall'altra in piano, con tutte le misure segnate di detto ordine ionico: e così il palmo, l'once, il piede et il braccio antichi, acciò chi vuole possa vedere se le dette misure son giuste o no.”

Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori
Origine: Da Le vite de’ più eccellenti pittori scultori e architettori nelle redazioni del 1550 e 1568, a cura di P. Barocchi e R.Bettarini, Firenze 1984, V, p. 423

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