“Garbato, naso fino, duro però nel mettere assieme i suoi versi. Il suo difetto? Eccolo: in un'ora, come fosse gran cosa, dettava sovente duecento versi, e reggendosi su un piede soltanto. Siccome scorreva fangoso, c'erano cose che avresti voluto levare; era ciarliero e insofferente della fatica di scrivere, di scrivere bene. ”

da III, 4, 7-13 - Mario Labate

Originale

Facetus, emunctae naris, durus conponere versus. nam fuit hoc vitiosus: in hora saepe ducentos, ut magnum, versus dictabat stans pede in uno; cum flueret lutulentus, erat quod tollere velles; garrulus atque piger scribendi ferre laborem, scribendi recte.

Ultimo aggiornamento 24 Maggio 2020. Storia
Argomenti
duecento , ora , voluta , assieme
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Quinto Orazio Flacco 120
poeta romano -65–-8 a.C.

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“Coloro che non hanno voluto scrivere, vengono presto dimenticati da tutti, come se non fossero mai esistiti.”

Johannes Trithemius (1462–1516) esoterista, storico e scrittore tedesco

Origine: Elogio degli amanuensi, p. 104

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“Fino ad ora, sulla morale ho appreso soltanto che una cosa è morale se ti fa sentire bene dopo averla fatta, e che è immorale se ti fa star male.”

Ernest Hemingway (1899–1961) scrittore e giornalista statunitense

Origine: Da Morte nel pomeriggio.

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