“14. Ci sono insetti che si bruciano per troppa gioia di luce. È la nostra età dell'oro. Così prossimi alla fine da non vederla.”

“Dicesi età dell'oro quella in cui oro non c'era.”

Carlo Dossi (1849–1910) scrittore, politico e diplomatico italiano

n. 1316

“Dove ci sono bambini c'è l'età dell'oro.”

Novalis (1772–1801) poeta e teologo tedesco

fr. 737
Frammenti

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?

“I corpi possiedono una luce propria che consumano per vivere: essi bruciano, non sono illuminati dall'esterno.”

Egon Schiele (1890–1918) pittore e incisore austriaco

“Se c'è un'età che dobbiamo chiamar d'oro, essa è senza dubbio quella che produce dovunque ingegni d'oro.”

Marsilio Ficino (1433–1499) filosofo, umanista e astrologo italiano

dalle Lettere

“Sei nel cuore oro, luce e ossigeno.”

Raf (1959) cantautore italiano

da Ossigeno
Metamorfosi

“È questa la luce alla fine del tunnel | È questa la fine, la fine di tutti i miei guai | È questa la luce alla fine del tunnel | O semplicemente la luce di un altro treno in arrivo.”

Anastacia (1968) cantautrice e stilista statunitense

Resurrection

“Chi scrive versi o compone quadri e statue è spinto da un impulso insostenibile a far rinascere sulla terra l'età dell'oro: la fa rinascere nella sua opera, che è la stessa età dell'oro realizzata. Ma è anche simile a una divinità decaduta, prigioniera nelle tenebre o esiliata ai limiti della terra, che porta nella memoria il ricordo dell'utopia e della sua fine irreparabile; o ad un astro che fugge, sempre più pallido ed enigmatico, l'acume degli occhi umani.”

Pietro Citati (1930) scrittore e critico letterario italiano

da La civiltà letteraria europea
La civiltà letteraria europea

“[Haiku] Poni fine ai lamenti, o insetto: | non vi è amore senza addio, | nemmeno tra le stelle.”

Kobayashi Issa (1763–1828) poeta e pittore giapponese

Citato in Leo Magnino, Storia della letteratura giapponese, Nuova Accademia Editrice, Milano, 1957³, p. 143

“Buio senza fine, senza dimensioni. E quando la luce è arrivata, era una luce troppo violenta, accecante, che i miei occhi, ancora deboli per tutte le lacrime versate, non hanno potuto sopportare.”

Beatrice Fazi (1972) attrice italiana

Un cuore nuovo

“Il sogno, il desiderio, contro ogni speranza appagato, | è la gioia dell'anima più vera. | Così anche a me tu dai una gioia più cara dell'oro, | tornando, Lesbia, quando più ti bramavo, | e ti bramavo senza sperare, e tu vieni da te, | per me. Giorno di privilegio questo.”

Gaio Valerio Catullo (-84–-54 a.C.) poeta romano

107, vv. 1-7; 2007