“Sono i monarchi | Arbitri della terra; | Di loro è il cielo.”

“Il libero arbitrio è un pretesto del Cielo per mandarci allo sbaraglio sulla Terra.”

Giuseppe Tobia

“Tutti i fenomeni naturali che accadono in cielo e sulla terra e che lasciano sospesi e spaventati gli uomini, mortificando i loro animi per la paura del divino e schiacciandoli a terra, hanno una precisa spiegazione materiale. Ma l'ignoranza delle cause induce gli uomini a riferirli all'arbitrio delle divinità e a sottomettersi al loro potere.”

Tito Lucrezio Caro libro De rerum natura

Origine: De rerum natura, Posizione nell'opera sconosciuta, p. 22; 2007

“Giudice finalmente, | arbitro in terra del bene e del male.”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

da Un giudice, n.° 3

“Se la volontà di Dio sarà fatta sulla terra come lo è nel cielo, allora la terra non sarà più terra… allora tutti saremo cielo.”

Origene di Alessandria (185–254) scrittore, religioso, teologo (catechista)

Origine: Citato in Ermes Ronchi, Il canto del pane, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo, 2006, p. 72. ISBN 88-215-4709-4

“Libero arbitrio: libertà provvisoria vigilata con obbligo di residenza sulla Terra.”

Giuseppe Tobia

“E più vado verso il cielo, più il cielo a sua volta mi richiama alla terra.”

Fabrice Hadjadj (1971) scrittore e filosofo francese

“Il cielo e non la terra è la patria dell'uomo.”

Gregorio di Nissa (335–395) vescovo, teologo e santo greco antico

Origine: Citato in Ermes Ronchi, Il canto del pane, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo, 2006, p. 24. ISBN 88-215-4709-4

“Chi non avrà santità in terra, non sarà Santo nel Cielo.”

Francesco di Paola (1416–1506) religioso italiano

“Il parallelo positivo dell'anarchista è l'anarca. Costui non è l'antagonista del monarca, bensì la persona più remotamente lontana da lui, non sfiorata neppure da lui, sebbene anch'essa pericolosa. Non è l'avversario del monarca, ma il suo pendant.
Il monarca vuole dominare su molti, anzi tutti, l'anarca soltanto sé stesso.”

Ernst Jünger libro Eumeswil

da I maestri, p. 39
Eumeswil

“A cosa pensavi, fanciullo?" "Pensavo al cielo." "Non c'è bisogno che tu pensi al cielo; è già abbastanza pensare alla terra. Sei stanco di vivere, tu che sei appena nato?" "No, ma tutti preferiscono il cielo alla terra." "Beh, io no. Poiché, dato che il cielo è stato fatto da Dio, come la terra, stai certo che vi troverai gli stessi mali di quaggiù.”

Conte di Lautréamont (1846–1870) poeta francese

1995
I Canti di Maldoror