Frasi di Ernst Jünger
Ernst Jünger
Data di nascita: 29. Marzo 1895
Data di morte: 17. Febbraio 1998
Ernst Jünger è stato uno scrittore e filosofo, figura complessa della intellettualità tedesca del XX secolo .
Lavori
Frasi Ernst Jünger
„Sturm esitò quando la testa si ritrovò al centro della croce di collimazione del cannocchiale di puntamento.
La campagna si distendeva di nuovo tranquilla e morta, solo le bianche ombrelle della cicuta tremolavano di luce. Lo aveva colpito? Non lo sapeva. Ma la questione non era se adesso, dall'altra parte, quell'uomo tingesse di rosso il fango sul suolo della trincea oppure no. Ciò che pareva sorprendente era il fatto che lui, Sturm, freddo, lucido ed estremamente cosciente, aveva appena cercato di uccidere un altro. E continuava a chiedersi con insistenza: era ancora lo stesso di un anno fa? L'uomo che ancora di recente stava scrivendo una tesi di dottorato su «La riproduzione dellameba proteus per sezione artificiale?» Si poteva pensare un contrasto più grande di quello tra un uomo che si sprofonda amorosamente negli stati in cui la vita, ancora allo stato fluido, si raccoglie in minuscoli nuclei, e uno che a sangue freddo, spara sulla creatura più sviluppata?“
— Ernst Jünger, libro Il tenente Sturm
Origine: Il tenente Sturm, p. 25-26
„Per oltre cento anni la «destra» e la «sinistra» si sono palleggiate le masse accecate dall'illusione ottica del diritto di voto: e ogni volta l'avversario di turno sembrava offrire un rifugio dalle pretese della parte opposta. Oggi in tutti i paesi appare sempre più chiaro il dato di fatto della loro identità e anche il sogno della libertà svanisce come nella ferrea morsa di una tenaglia.“
da La mobilitazione totale, pp. 134-135
Foglie e pietre
„L'albero della vita è, come la clessidra, un simbolo dei tempi che si intersecano nell'eterno – è qui la sezione, nel colletto della radice. Qui è il punto che chiamiamo attimo, al di sotto di esso vediamo estendersi il passato, al di sopra il futuro.
Nell'albero ammiriamo la potenza dell'archetipo.“
da L'Albero, in L'Albero, p. 13
L'Albero
„La lirica di Trakl è simile al volgere di un caleidoscopio fantastico, che dietro il suo vetro opalescente, nel bagliore lunare, ripete poche, ma pure pietre, in combinazioni monotone.“
da Nota di diario del 14 marzo 1945, Kirchhorst, p. 512
Irradiazioni. Diario 1941-1945
„Gli uomini hanno, come gli alberi, il loro lato esposto al vento e, come le montagne, la loro parete Sud. Dobbiamo solo cercare l'accesso ai pendii dei loro vigneti, alle miniere dei loro tesori. Allora doneranno l'oro e il vino, là dove nessuno se l'aspettava.
Gli uomini sono testi geroglifici, tanti incontrano però il loro Champollion. Diventeranno leggibili, diventeranno avvincenti, se la chiave sarà accordata con amore.“
da Nota di diario del 7 aprile 1948, Kirchhorst, p. 269
La capanna nella vigna. [Gli anni dell'occupazione, 1945-1948]
Origine: In Italiano nel testo originale. La capanna nella vigna, nota a p. 269.
„Il mondo è nell'uomo insieme alla sua storia e alla sua preistoria; in lui è il labirinto, in lui è la sfinge che lo interroga.“
da Al muro del tempo. Divisioni sideree, p. 179
Al muro del tempo
„[…] vediamo i fiori volgersi in direzione del sole la cui immagine essi riproducono in molte varianti di forme e in quantità innumerevole. Così vediamo i santuari e i sacrari, ma non il Sacro. Quanto meno ci occupiamo delle distinzioni, tanto più forte diventa l'intuizione. Non udiamo più il mormorio dell'albero, ma la foresta che risponde al vento.“
da Balcone sull'Altlantico. Appunti da Lisbona, p. 317
Il contemplatore solitario
„Anche la vita dell'essere più piccolo, il suo destino effimero nel cosmo, ha la misura sufficiente all'assolvimento di un compito.“
da Lo scarabeo spagnolo, p. 215
Il contemplatore solitario
„Alla gerarchia delle amicizie corrisponde una gerarchia dei segreti. Ma per comunicare l'incomunicabile bisogna essere una cosa sola.“
da Nota di diario del 13 marzo 1947, Kirchhorst, p. 251
La capanna nella vigna. [Gli anni dell'occupazione, 1945-1948]
„In un'orgia furiosa l'uomo vero si ricompensa della sua continenza. I suoi istinti troppo a lungo repressi dalla società e dalle sue leggi ridiventano l'essenziale, la cosa santa e la ragione suprema. (da Der Kampf als inneres Erlebnis, p. 30“
Origine: Citato in Roger Caillois, La vertigine della guerra, traduzione di Mauro Pennasilico, Edizioni Lavoro, Roma 1990
„Il motto del Ribelle è: "Hic et nunc "“
essendo il Ribelle uomo d'azione, azione libera ed indipendente. Abbiamo constatato che questa tipologia può comprendere solo una frazione delle masse, e tuttavia è qui che si forma la piccola èlite capace di resistere all'automatismo e di far fallire l'esercizio della forza bruta. È l'antica libertà in veste moderna: la libertà sostanziale, elementare, che si ridesta nei popoli sani ogniqualvolta la tirannide dei partiti o dei conquistatori stranieri opprime il paese. Non è una libertà che si limita a protestare o emigrare: è una libertà decisa alla lotta. (pp. 93-94)
Trattato del ribelle