Frasi di Theodor W. Adorno
Theodor W. Adorno
Data di nascita: 11. Settembre 1903
Data di morte: 6. Agosto 1969
Altri nomi: Theodor Wiesengrund Adorno
Theodor Ludwig Wiesengrund-Adorno è stato un filosofo, musicologo e aforista tedesco.
Fu esponente della Scuola di Francoforte e si distinse per una critica radicale alla società e al capitalismo avanzato. Oltre ai testi di carattere sociologico, nella sua opera sono presenti scritti inerenti alla morale e all'estetica, nonché studi critici sulla filosofia di Hegel, Husserl e Heidegger. Alla riflessione filosofica affiancò per tutta la sua esistenza un'imponente attività musicologica.
Studente all'Università di Francoforte, l'amicizia personale con Max Horkheimer lo pose in contatto con l'Istituto di Ricerche Sociali di Francoforte sul Meno. L'avvento del nazismo lo costrinse all'esilio, prima ad Oxford e, successivamente, in America, in quelli che egli chiamava gli Statistici Uniti. Qui fu particolarmente impegnato in progetti sociologici all'avanguardia come il Radio Research Project e soprattutto nell'indagine sulla Personalità autoritaria.
Ritornato in Germania nei primi anni cinquanta, le sue lezioni, pur difficilissime, all'Università di Francoforte registrarono una crescente partecipazione, mentre diventava un mito per mezza Europa il seminario da lui svolto con Max Horkheimer sulle tematiche hegeliane. Nel 1969 si rivolse alla polizia perché sgombrasse un'occupazione nei locali dell'Istituto per la Ricerca Sociale, di cui all'epoca era direttore.
Frasi Theodor W. Adorno
si ripete incessantemente nelle crudeltà commesse sugli uomini, in cui gli esecutori devono sempre di nuovo confermare a se stessi il "non è che un animale", a cui non riuscivano a credere neppure nel caso dell'animale. Nella società repressiva il concetto stesso dell'uomo è la parodia dell'uguaglianza di tutto ciò che è fatto ad immagine di Dio. Fa parte del meccanismo della "proiezione morbosa" che i detentori del potere avvertano come uomo solo la propria immagine, anziché riflettere l'umano proprio come il diverso. L'assassinio è quindi il tentativo di raddrizzare la follia di questa falsa percezione con una follia ancora maggiore: ciò che non è stato visto come uomo, eppure lo è, viene trasformato in cosa, perché non possa confutare, con un movimento, lo sguardo del pazzo. (n. 68, Gli uomini ti guardano)
Minima moralia
Origine: Riferimento al titolo del libro di Paul Eipper Le bestie ci guardano
Note per la letteratura
Minima moralia
Minima moralia
„L'amore è la capacità di avvertire il simile nel dissimile.“
n. 122
Minima moralia