“A metà degli Anni '90, Gianni Agnelli lasciò il testimone al fratello Umberto. Adesso John Elkann dovrebbe fare altrettanto con Andrea Agnelli, il figlio di Umberto e Allegra. Lui sì che conosce i meccanismi del calcio, è sempre stato vicino al padre, ci ha accompagnato in tante situazioni. Con lui tornerei di corsa nella Juventus per rifare una grande società e una grande squadra, in qualsiasi momento. Ci saranno novità dopo il processo di Napoli.”

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 18 Gennaio 2019. Storia
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dirigente sportivo italiano 1937

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“[Su Gianni Agnelli] Un entusiasta dello sport, un uomo decisivo per rendere la Juventus uno dei più grandi club calcistici del mondo.”

Franco Carraro (1939) dirigente sportivo e politico italiano

citato in Un campione di sport http://web.archive.org/web/20050607075810/http://www.raisport.rai.it/pub/sezione/stampaArticolo/1,7140,3446,00.html, raisport. rai. it

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“[Gianni Agnelli] Aveva una grande capacità di giudicare perché era un profondo conoscitore del mondo del calcio e non parlava mai a caso.”

Alessandro Del Piero (1974) calciatore italiano

Origine: Citato in Un campione di sport http://web.archive.org/web/20050607075810/http://www.raisport.rai.it/pub/sezione/stampaArticolo/1,7140,3446,00.html, Raisport.rai.it.

“Quando si parla di Italia, viene in mente il gruppo Agnelli, che oggi è sinonimo di John Elkann.”

Albert Frère (1926–2018) imprenditore belga

citato in Frère, barone della finanza adesso rilancia sull' Italia https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2005/settembre/04/Frere_barone_della_finanza_adesso_co_9_050904049.shtml, Corriere della sera, 4 settembre 2005

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“[Dopo la sentenza in primo grado nel processo penale dello Scandalo del calcio italiano del 2006 a Napoli, nel 2011] Bastava leggere le intercettazioni per ritenere giuste, anzi troppo lievi, le sanzioni sportive a Juve, Milan, Fiorentina, Lazio e Reggina (la Juve evitò la Serie C solo perché si doveva salvare il Milan dalla B). E basta rileggerle oggi per ritenere sacrosanta la sentenza del Tribunale di Napoli che ha condannato gran parte degli imputati per associazione per delinquere e frode sportiva. Tre giudici, con una presidente tutt'altro che tenera con l'accusa (che tentò addirittura di ricusarla) e sempre elogiata dalle difese, hanno ritenuto provate le accuse dopo tre anni di dibattimento. E si son fatte una risata dinanzi alla linea difensiva moggian-craxiana del "così fan tutti". Sia perché l'eventuale responsabilità altri non cancella quella di un imputato colpevole; sia perché le mirabolanti intercettazioni sfoderate dalla difesa dimostrano al massimo che l'Inter tentò di entrare nel giro, non che ha commesso reati. Ora Moggi manda a dire che lui ha fatto tutto per conto della Juve: bella novità. […] Quando Umberto Agnelli lo ingaggiò, Moggi era imputato a Torino per aver fornito prostitute ad arbitri per le partite di Uefa del Torino. Quindi fu assunto proprio perché si sapeva chi era e come operava. […] Anziché lasciarsi lo scandalo alle spalle, come aveva fatto suo cugino John Elkann, Andrea Agnelli figlio di Umberto e amico di Moggi e Giraudo ha ripreso a gridare al complotto e a rivendicare gli scudetti dello scandalo, giustamente revocati. Ora, con la sentenza di Napoli e i messaggi di Moggi, ha quel che si merita. Forse, anziché vellicare gli istinti peggiori della tifoseria peggiore, farebbe bene a guardare al futuro. A farsi spiegare lo "stile Juventus" da chi ancora sa cos'è come Boniperti, Trapattoni, Zoff e Platini. E magari a costruire stadi più sicuri.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

citato in Sapevano tutti, anzi nessuno, 10 novembre 2011
Il Fatto Quotidiano

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