
da "Cavalcare la tigre", Edizioni Mediterranee, 1961
Cavalcare la tigre
Origine: Citato in Mari Yamazaki, Thermae Romae, vol. IV, Star Comics, 2012, p. 32. ISBN 978-88-6420-365-2
da "Cavalcare la tigre", Edizioni Mediterranee, 1961
Cavalcare la tigre
“Deve la moglie non piacere a nessuno tranne che al marito?”
“I soli piaceri che restavano [ai minatori], quello di sborniarsi e d'ingravidare la moglie.”
III, III; 1951, p. 152
Germinale
“Non scrivere mai per piacere al pubblico, ma per piacere a te.”
da Il dio del fiume
Cap IX
Variante: Ogni oggetto in noi suol trasformarsi secondo le immagini ch’esso evoca e aggruppa, per così dire, attorno a sé. Certo un oggetto può piacere anche per se stesso, per la diversità delle sensazioni gradevoli che ci suscita in una percezione armoniosa; ma ben più spesso il piacere che un oggetto ci procura non si trova nell’oggetto per sé medesimo. La fantasia lo abbellisce cingendolo e quasi irraggiandolo d’immagini care. Né noi lo percepiamo più qual esso è, ma così, quasi animato dalle immagini che suscita in noi o che le nostre abitudini vi associano. Nell’oggetto, insomma, noi amiamo quel che vi mettiamo di noi, l’accordo, l’armonia che stabiliamo tra esso e noi, l’anima che esso acquista per noi soltanto e che è formata dai nostri ricordi.