“[…] questa inarrestabile pubblicizzazione degli spazi privati, questa continua esposizione a sguardi ignoti e indesiderati, incide sui comportamenti individuali e sociali. Sapersi scrutati riduce la spontaneità e la libertà. Riducendosi gli spazi liberi dal controllo, si è spinti a chiudersi in casa, e a difendere sempre più ferocemente quest'ultimo spazio privato, peraltro sempre meno al riparo da tecniche di sorveglianza sempre più sofisticate. Ma se libertà e spontaneità saranno confinate nei nostri spazi rigorosamente privati, saremo portati a considerare lontano e ostile tutto quel che sta nel mondo esterno. Qui può essere il germe di nuovi conflitti, e dunque di una permanente e più radicale insicurezza, che contraddice il più forte argomento addotto per legittimare la sorveglianza, appunto la sua vocazione a produrre sicurezza.”

Origine: Dalla relazione 2002 del Garante; citato in Rodotà: il corpo umano è una password http://punto-informatico.it/p.aspx?i=299399&p=5, Punto informatico, 21 maggio 2003.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Se un conservatore non crede che la proprietà privata è uno dei principali baluardi della libertà individuale, allora avrebbe fatto meglio a diventare un socialista e farla finita.”

Margaret Thatcher (1925–2013) primo ministro del Regno Unito

da un articolo del Daily Telegraph "My Kind of Tory Party", 30 gennaio 1975

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“Se sei confinato in un luogo, sarai infelice, perché tu sei sempre più vasto dello spazio in cui ti limiti.”

Osho Rajneesh (1931–1990) filosofo indiano

Origine: Il libro dei segreti, I segreti della gioia (vol. IV), p. 219

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“Da molti anni, vado riflettendo sul fatto che forse il vero bipolarismo (trasversale agli attuali schieramenti) è tra chi vuole una legge in più e chi una in meno, tra chi vuole un intervento dello stato in più e chi uno in meno, tra chi vuole un allargamento della sfera di decisione pubblica o collettiva e chi invece preferirebbe un irrobustimento della sfera di decisione individuale e privata. Personalmente, ritengo sempre più desiderabile la seconda opzione: vale per l'economia tanto quanto per le libertà personali. Da anni, un intellettuale coraggioso come Alain Finkielkraut ci spiega che una società libera non è un "accumulo di diritti”

Daniele Capezzone (1972) politico italiano

diritto a questo, diritto a quello...). Questa impostazione ha già avuto un peso, a mio avviso negativo, su una parte della nostra Costituzione (diritto alla casa, diritto al lavoro, e così via: solennemente proclamati, e ovviamente irrealizzabili, in quei termini). Ora l'errore più grave sarebbe quello di trasferire questo "metodo" anche in altri ambiti: quando invece il tema non sarebbe quello di chiedere un "diritto" codificato in più, ma una facoltà in più, o un divieto in meno, o un intervento pubblico in meno. (da Il Foglio, 24 febbraio 2011)

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“Che ci siano spazi liberi nella vostra vita in comune.”

Khalil Gibran (1883–1931) poeta, pittore e filosofo libanese

Il Profeta

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“Nessuno che sia sempre stato libero può comprendere il terribile fascino della speranza di libertà per chi non è libero.”

Pearl S. Buck (1892–1973) scrittore

Origine: Da What America means to me, John Day Co., 1943.

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