Origine: Antichi pittori italiani, p. 506
“Da giovane Vittor Carpaccio sentì pure gl'influssi di questo maestro [Lazzaro Bastiani] e ne serbò l'incertezza dell'architettura dei corpi e degli ambienti. Rimase l'educazione prospettica all'ingrosso; ma la fantasia e la mano del Carpaccio, pronte ai voli, nascosero le deficienze dell'educazione. Per molto tempo però, ogni volta che la mano s'allentava, rispuntavano, per forza d'inerzia, le figure bastianesche; ogni qualvolta eran ripresi necessariamente dall'artista i vecchi schemi di composizione, riappariva qualche frammento del primitivo lavoro, che pareva sommerso nel corso degli anni.”
vol. 7, parte 4, p. 612
Storia dell'arte italiana, La pittura del Quattrocento
Argomenti
lavorio , lavoro , deficienza , ripresa , ingrosso , artista , educazione , ambiente , composizione , parte , giovani , mano , vittoria , figura , giovane , forza , schema , inerzia , fantasia , maestria , corso , maestro , primitivo , frammento , tempo , influsso , architettura , incertezza , voltaAdolfo Venturi (storico dell'arte) 69
storico dell'arte e accademico italiano 1856–1941Citazioni simili
dall'intervista a Fabio Gambaro del 1998 in Tirature, ripubblicata in Fabio Gambaro, Dalla parte degli editori, p. 36
Origine: Antichi pittori italiani, p. 506
“Ogni uomo è figlio dell'educazione e della istruzione che riceve da fanciullo.”
Utopia? No!